Ha preso il via mercoledì 23 febbraio, in Tribunale a Imperia, il processo che vede sul banco degli imputati una 46enne (difesa dall’avvocato Mauro Gradi) accusata di omicidio stradale per la morte del 52enne Gianni Alberti in un incidente avvenuto a Taggia sulla superstrada nel 2020.
Imperia: centauro morì a Taggia in un incidente, a processo una 46enne
I fatti risalgono al 31 luglio 2020, quando Gianni Alberti, che procedeva a bordo della sua moto Kawasaki, si scontrò, verso le 22 di sera, all’altezza dell’incrocio sulla superstrada, con una Polo intenta a svoltare. L’impatto fu talmente violento da risultare fatale per il 52enne. Illesa la donna a bordo dell’auto, successivamente finita a processo con l’accusa di omicidio stradale.
La condotta contestata all’automobilista è quella di aver svoltato in corrispondenza dell‘incrocio omettendo la precedenza alla moto che, come emerso in udienza preliminare, procedeva alla velocità di 150 km/h (il limite in quel tratto è di 50 km/h).
Nell’udienza, il giudice monocratico Eleonora Billeri (PM Francesca Buganè Pedretti) ha ritenuto inammissibile la richiesta di sospensione del procedimento per messa alla prova presentata dalla difesa. Il processo è stato quindi rinviato al prossimo 8 giugno per l’esame dei testimoni.
Fondamentali saranno le deposizioni dei consulenti tecnici, il dottor Marco Sartini di Genova (consulente del Pubblico Ministero) e l’ing. Pietro Gaglioti di Torino (consulente della difesa).