8 Novembre 2024 10:19

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8 Novembre 2024 10:19

Imperia: Costa d’Oneglia, stop a nuova antenna Wind. Residente vince ricorso al Tar/La sentenza

In breve: Emanuele Chidda, di Costa d'Oneglia, ha vinto la sua battaglia legale contro la Wind per l'installazione di una stazione radio base per telefonia mobile nel caratteristico borgo dell'entroterra di Imperia.

Emanuele Chidda, di Costa d’Oneglia, ha vinto la sua battaglia legale contro la Wind per l’installazione di una stazione radio base per telefonia mobile nel caratteristico borgo dell’entroterra di Imperia. Il Tar Liguria, infatti, ha accolto il suo ricorso annullando di fatto l’iter di realizzazione dell’antenna. Resta ora da capire quali saranno gli sviluppi, visto che i lavori sono già terminati.

Imperia: Costa d’Oneglia, vinto ricorso al Tar contro antenna telefonia mobile

Il ricorso è stato ritenuto ammissibile nonostante le eccezioni presentate dai legali della Wind secondo cui il Chidda, rappresentato dai legali Ilaria Deluigi e Luca Saguato. non avrebbe avuto un interesse diretto.

“Il ricorrente – scrive il Tribunale – ha dato dimostrazione della distanza esigua intercorrente tra l’impianto e i confini di proprietà (circa 9 ml) e della distanza tra l’impianto e gli edifici che insistono sulla proprietà (circa 30 ml). Inoltre ha dimostrato mediante idonea documentazione fotografica la visibilità dell’impianto dalle abitazioni e come l’impianto stesso si stagli a monte della proprietà rendendosi percepibile e interferente con le visuali”.

Nel merito, il ricorso è stato ritenuto fondato, nonostante l’area non sia soggetta a vincolo paesaggistico.

“Ciò non appare, ad avviso del Collegio – scrivono i giudici – sufficiente per elidere le previsioni e le prescrizioni del PTCP”.

“Sono felicissimo di questa sentenza dichiara Emanuele Chidda a ImperiaPost – vorrei ringraziare l’avvocato Tiziana Berlinguer per avermi fatto conoscere l’avvocato Luca Saguato che, con la sua competenza, mi ha seguito e suggerito la strada giusta da seguire, con la proposizione del ricorso al TAR Liguria che, alla fine, ha riconosciuto le mie ragioni”.

Perché il ricorso è stato accolto

“Anche nelle aree non sottoposte a vincolo le prescrizioni vincolanti del PTCP devono essere rispettate nel rilascio dei titoli autorizzatori degli impianti di telefonia mobile – scrive il Tar – Le regole di una attenta pianificazione territoriale imporrebbero che i Comuni individuassero in relazione anche alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale aree idonee in cui collocare gli impianti radio per la telefonia cellulare. Ove ciò, tuttavia, non avvenga, non è consentito eludere le disposizioni della pianificazione sovraterritoriale sulla base dell’assunto, corretto ma irrilevante, dell’assenza di vincolo presente sull’area interessata”.

“Ciò premesso – agigunge il Tar – occorre rilevare come l’impianto sia stato collocato in area classificata ANIMA. L’art. 52 delle Nta del PTCP, in relazione alle zone ANIMA, stabilisce: ‘Tale regime si applica nei casi in cui, pur in presenza di valori naturalistici elevati o comunque significativi, si ritiene che modeste alterazioni dell’attuale assetto del territorio non ne compromettano la funzione paesistica e la peculiare qualità ambientale. L’obiettivo della disciplina è quello di mantenere sostanzialmente inalterati quei caratteri che definiscono e qualificano la funzione della zona in rapporto al contesto paesistico e di assicurare nel contempo, in termini non pregiudizievoli della qualità dell’ambiente e con particolare riguardo alle esigenze dell’agricoltura, una più ampia fruizione collettiva del territorio, un più efficace sfruttamento delle risorse produttive e una più razionale utilizzazione degli impianti e delle attrezzature eventualmente esistenti.

Non è pertanto consentito aprire nuove strade di urbanizzazione, né costruire nuovi edifici, attrezzature ed impianti ad eccezione degli interventi specificamente volti al conseguimento degli obiettivi sopra indicati, purché non alterino in misura paesisticamente percepibile lo stato dei luoghi’.

La disciplina del PTCP, pertanto, pur non precludendo in assoluto l’intervento, avrebbe richiesto una puntuale istruttoria volta a valutare, anche in relazione alla presenza di altro impianto in sito, che l’impianto non compromettesse la funzione paesistica e la qualità ambientale. Tutto ciò nella specie è mancato onde la fondatezza delle doglianze espresse in ricorso”.

Il Tar ha accolto il ricorso annullando così “la determinazione finale di approvazione del progetto volto all’installazione di un nuovo impianto di telecomunicazione a servizio della rete di telefonia Wind Tre S.p.a. con potenza superiore a 20W ubicata sul terreno sito in località Costa D’Oneglia”.

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