“Siamo vittime di un’ingiustizia, si è trattato di legittima difesa“. È questa la versione dei familiari dei due giovani studenti espulsi nella giornata di ieri dall’istituto Ruffini di Imperia a seguito di una presunta aggressione ai danni di una loro compagna “colpevole” di aver indicato alla dirigenza scolastica i loro nomi in qualità di responsabili del lancio di un petardo, avvenuto nei giorni scorsi, all’interno dei locali scolastici.
Imperia: studenti espulsi dal Ruffini, parlano i genitori
“Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità – intervengono i genitori – e pagarne le eventuali conseguenze, ma i fatti non sono andati come sono stati raccontati dalla ragazza e poi avvallati dal preside. Erano giorni che la ragazza in questione provocava i nostri figli con insulti di vario genere fino all’aggressione fisica di martedì scorso quando uno dei ragazzi è stato preso a schiaffi e a calci proprio dalla stessa alla presenza di una decina di compagni.
Uno dei nostri figli ha soltanto difeso il compagno dando una spinta alla ragazza al fine di allontanarla, facendola cadere a terra. Abbiamo chiesto di visionare i filmati delle telecamere di sorveglianza della scuola ma ci è stato negato. Qualcuno ha qualcosa da nascondere?
Abbiamo chiesto al preside se avesse visionato le telecamere prima di proporre la espulsione dei nostri figli ma ci ha risposto negativamente. Su quali basi allora è stata adottata una decisione tanto grave? Perché i ragazzi non stati ascoltati dal preside? Non ci stiamo a fare i capri espiatori. Andremo fino in fondo a questa storia, già nella giornata di oggi incontreremo il nostro legale per agire nelle sedi opportune”.