23 Novembre 2024 01:09

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23 Novembre 2024 01:09

Guerra Ucraina: Imperia, la solidarietà del consiglio comunale. “Città pronta ad accogliere profughi. Attacco intollerabile, siano rispettate pace e libertà”

In breve: Così il Sindaco di Imperia Claudio Scajola ha aperto la seduta odierna del Consiglio Comunale.

“Siamo pronti a offrire la nostra disponibilità ed accoglienza ai profughi ucraini. Un pensiero di sincero affetto e vicinanza va ai 126 cittadini ucraini che sono stabilmente residenti qui a Imperia, che stanno vivendo giornate di sofferenza, preoccupazione ed ansia per le sorti dei propri cari e del proprio paese”.

Così il Sindaco di Imperia Claudio Scajola ha aperto la seduta odierna del Consiglio Comunale. Dal suo intervento, su proposta del Presidente del Consiglio Comunale Pino Camiolo, è scaturita una discussione durante la quale ogni capogruppo ha avuto la possibilità di prendere la parola per esprimere la propria vicinanza al popolo ucraino pesantemente colpito da questi giorni di guerra.

Nel frattempo, in piazza De Amicis, si svolgeva la manifestazione, promossa dal Partito Democratico e immediatamente sposata da altre realtà politiche e civiche, alla quale hanno presenziato numerosi cittadini ucraini residenti a Imperia.

Guerra Ucraina: la discussione in consiglio comunale a Imperia

Claudio Scajola

“Siamo qui per discutere tematiche importanti per la nostra città, quale il bilancio di previsione. Ma non possiamo far finta di nulla di fronte a quanto sta accadendo intorno a noi. La grave e ingiustificabile aggressione da parte dell’esercito russo ha gettato l’Europa, l’Occidente e il mondo intero in un clima di tensione. L’attacco all’Ucraina è intollerabile. Ogni anno ci ritroviamo per doverose ricorrenze istituzionali, penso al 25 aprile, alla giornata della memoria e diciamo che è importante ricordare, perchè gli errori e gli orrori della storia non si ripetano.

L’Occidente alla soglia della Seconda Guerra Mondiale commise un grave errore di sottovalutazione. L’accordo di Monaco del 1938 fra i leader di Regno Unito e Francia, Chamberlain e Daladier, nei confronti della Germania di Hitler, portò Winston Churchill all’ora all’opposizione, a dire una frase storica: ‘potevano scegliere fra il disonore e la guerra, hanno scelto il disonore e avranno la guerra’.

Oggi di fronte all’attacco russo, l’Occidente pare dimostrare che ha imparato la lezione della storia, dando prova di unità mai vista nel recente passato, prendendo in tempi brevi decisioni che si pensavano difficili e assumendo iniziative materiali e simboliche di grande rilevanza. Il tutto con l’obiettivo chiaro di non far crescere l’escalation della violenza. Nessuno vuole l’ampliamento del conflitto. Ad eventi catastrofici è necessario prendere un possibile percorso di pace e di rispetto.

Abbiamo scelto di fare tutto il possibile per fermare la guerra. Ci auguriamo tutti che le azioni intraprese sino ad ora e quelle che ancora dovranno essere intraprese da qui in avanti, anche in queste ore, raggiungano lo scopo sperato. Desidero in questa sede sottolineare il comportamento esemplare tenuto dall’ambasciatore italiano a Kiev, Pierfrancesco Zazo, che sta gestendo la crisi occupandosi degli italiani rimasti in Ucraina. A differenza di molte rappresentanze diplomatiche che stanno partendo, Pierfrancesco ha deciso di restare per dare aiuto e assistenza ai nostri connazionali. Non possiamo che essere grati per il suo senso assoluto del dovere e compiacerci per la posizione espressa dal Governo italiano.

La città di Imperia ha dimostrato uno stato di fraternità e vicinanza al popolo ucraino. Dal primo giorno dopo l’attacco, la facciata del palazzo comunale è illuminata con i colori della bandiera Ucraina. Mercoledì, dopodomani, parteciperò, con la fascia tricolore, ad un’iniziativa di supporto alla quale sono stato invitato dal gruppo VivImperia. Mi auguro abbia la più ampia partecipazione di tutti voi cittadini e azionerò anche nelle mie vesti di presidente della Provincia, le azioni utili a raccogliere fondi e beni a sostegno dei cittadini ucraini.

Diciamo subito che siamo lieti ad offrire la nostra disponibilità ed accoglienza, se richiesta, da parte degli esodi. Un pensiero di sincero affetto e vicinanza va ai 126 cittadini ucraini che sono stabilmente residenti qui a Imperia, che stanno vivendo giornate di sofferenza, preoccupazione ed ansia per le sorti dei propri cari e del proprio paese.

Sappiano che tutta la città di Imperia è con loro e che saremo pronti ad accogliere le loro famiglie. ‘Chi fa la guerra dimentica l’umanità’ ha detto Papa Francesco, che ancora in queste ore sta dimostrando il proprio impegno in prima linea. Ed è umanità quella delle piazze di Berlino, di Londra, di Milano, ma anche di Mosca e San Pietroburgo, dove cittadini russi hanno preso le distanze chiare, con enormi rischi personali, da questa guerra. Partendo da quell’umanità, anche da Imperia chiediamo di fermare la guerra e di riprendere con immediatezza la strada della pace per il rispetto del diritto internazionale della pace e della libertà”.

Daniele Ciccione

“Quello dalla Russia all’Ucraina è un attacco vigliaccocriminale. Le fonti di informazione trasmettono 24 ore su 24 servizi che ritraggono file di carri armati,palazzisventrati, famiglie in fuga, bambini che piangono. Il numero dei morti aumenta ogni giorno. Nessuna motivazione può essere valida per una guerra. La delegazione Russa e quella Ucraina si sono incontrate. Spero che il buon senso prevalga, per mettere finire a questa guerra. Non possiamo rimanere indifferenti davanti a quello che sta succedendo, davanti a un popolo a cui si stanno strappando libertà e democrazia”.

Orlando Baldassarre

“Ho parlato con varie persone di Imperia che si sono dette pronte a ospitare i cittadini ucraini. Io non so cosa possiamo fare come amministrazione, ma so che gli ucraini sono persone umili, servizievoli. Qualsiasi bisogno ci sia, si prestano a qualunque lavoro. Sarebbe cosa buona accogliergli e dargli ospitalità. Vorrei ricordare che abbiamo tante strutture nella nostra città, di enti e associazioni, che potrebbero esser utili nel dare ospitalità. Lo Stato e l’Unione Europea spero sostengano queste associazioni. Come tutta l’Italia abbiamo bisogno, come capoluogo, di crescere. Dobbiamo far si che tutta la nostra comunità cittadina diventi accogliente e prospera”.

Edoardo Verda

“Si banalizza troppo la guerra e lo trovo abbastanza pericoloso rispetto a quello che ci hanno insegnato, che mi hanno insegnato i miei nonni, che la guerra l’hanno vissuta. Al consigliere Baldassarre dico che certe parole, ‘servizievoli’, le eviterei in un contesto di questo genere. Accogliamo gli ucraini perchè scappano da una guerra e non perchè servizievoli. Mi rivolgo al sindaco e all’amministrazione, rivolto un appello per chiedere di sostenere agli studenti universitari che stavano seguendo percorsi universitari a Kiev. Per attivare collaborazioni per permettere agli studenti che si trovano in difficoltà di essere sostenuti”.

Roberto Saluzzo

“E’ un momento storico difficile. Come tutto il gruppo che rappresento, non vogliamo entrare nel merito di chi ha ragione e torto. Siamo contrari alla guerra. C’è però una diffusa ignoranza storica sulla guerra. E’ falso dire che sono 70 anni che viviamo in pace. Mi permetto di ricordare che dopo la Seconda Guerra Mondiale c’è stata la guerra civile in Grecia, la Rivoluzione Ungherese, la Primavera di Praga, l’invasione dell’esercito turco a Cipro, la guerra nell’ ex Jugoslavia, la guerra del Kosovo, la guerra del Donbass. Oggi non possiamo che condannare l’invasione di un territorio sovrano”.

Monica Gatti

“Il 24 febbraio ha aperto una terribile pagina di storia che ci coinvolge da vicino. Possiamo discutere di cause politiche, economiche e sociali, ma non possiamo esimerci dal discutere sulle immagini che ci passano davanti agli occhi. Vediamo morti tra le strade, l’esodo di bambini e anziani a cui viene negata la libertà. E poi c’è chi non può fuggire. Come nei cicli economici, la storia si ripete”.

Luca Lanteri

“Siamo tutti disorientati, affranti. Ritengo giusto l’atteggiamento dell’Europa per scongiurare che tutto possa peggiorare. Ritengo giusto mettere in pratica azioni diplomatiche. Dobbiamo fare azioni di sensibilizzazione molto forti, ben vengano manifestazioni e iniziative. Esprimo vicinanza e solidarietà al popolo ucraino, condanno l’aggressione della Russia di Putin che sta portando a conseguenze deprecabili. Speriamo che questo triste e doloroso momento si concluda al più presto e prevalga il buon senso”.

Fabrizio Risso

“Credo che occorra dare sostegno economico e solidarietà al popolo ucraino. Occorre che venga presa una posizione netta sui valori costitutivi della nostra democrazia. Vedo una coesione europea. Si dice spesso che manchi unità di intenti in Europa, ma sulla crisi Ucraina credo che l’Europa stia dando una grande prova di sè. E anche il Governo italiano sta facendo moltissimo, con una presa di posizione ferrea e irremovibile. L’Europa è nata perché non ci fossero più guerre. Quei valori di democrazia sono stati rimarcati. Esprimo il totale sostegno del pd al popolo ucraino”.

Maria Nella Ponte

“È un momento triste e drammatico del nostro presente. Non si può non esprimere un’assoluta vicinanza a tutti i popoli colpiti dalla guerra e a chi sarà vittima delle azioni bellicose dei propri governi. Non si può non pensare a come negli anni scorsi rappresentanti di Governi non democratici siano stati accolti e incontrati da rappresentanti dei Governi dell’Occidente. Bisogna distinguere i Governi e le decisioni che prendono e i cittadini. A tutti i popoli soverchiati vanno il mio pensiero e la mia vicinanza. Sarebbe ingiusto nei confronti di coloro che subiscono una dittatura mascherata da democrazia subire anche l’odio del resto del mondo. La mia vicinanza da parte mia a tutti coloro che sono e saranno coinvolti dalla guerra. Basta guerra, basta ipocrisia”.

Giovanni Montanaro

“Comprendo che è molto complicato e banale trattare questo tema, soprattutto perchè trattato solo in alcune circostanze. Deve essere ferma e durissima la condanna da parte dell’umanità all’attacco militare russo verso l’Ucraina, un attacco ingiustificato e ingiustificabile. E’ una crisi che arriva da lontano, ma questa non è la sede per parlarne. Non posso fare a meno di notare che in questa vicenda si è evidenziata la debolezza della politica che oggi più che mai deve essere preparata e unita. E’ evidente che quello che stiamo vivendo oggi per i più era inimmaginabile. Gli ultimi anni abbiamo assistito alla politica che parla alla pancia, che segue i malumori, al limite della demagogia e del populismo. Uno degli obiettivi dell’umanità è quello di eliminare le guerre. Oggi c’è bisogno dell’impegno di quelli capaci. Ci vogliono lungimiranza, studio e intelligenza. Ma soprattutto preparazione politica. La guerra deve essere combattuta con la diplomazia. Gli obiettivi di pace devono essere perseguiti uniti. C’è bisogno di una sola voce, europeista, contro un atto che lede la libertà di ogni individuo”.

Davide La Monica

“Propongo di rinunciare ai nostri gettoni di presenza per devolverli alle popolazioni in difficoltà”.

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