Martedì 8 marzo, alle ore 10, presso l’aula magna del Polo Universitario di Imperia, in via Nizza, si terrà la presentazione del diario di Maria Musso, deportata nel lager femminile di Ravensbrück da cui tornò nel 1945.
L’incontro, organizzato dall’istituto storico della resistenza e dell’eta’ contemporanea, consisterà nella presentazione del libro “La ragazza dal fiocco rosso“.
Imperia: “La ragazza dal fiocco rosso”, martedì 8 marzo la presentazione del diario di Maria Musso
“Mi chiamo Maria Musso, sono nata a Diano Arentino il 4 gennaio 1924, sono stata arrestata il 2 settembre 1944 a Diano Arentino da 20 tedeschi, 5 fascisti e un graduato tedesco”.
Cominciano con queste parole – e già l’enormità dello spiegamento di forze per portare via una ragazza di vent’anni basta a rappresentare l’assurdità della guerra – gli “Appunti tristi”, come lei li aveva intitolati, scritti molti anni dopo il rientro a casa da Maria Musso, deportata nel lager femminile di Ravensbrück da cui tornò nel 1945: il suo diario, ritrovato presso l’Istituto storico della Resistenza di Imperia, viene ora presentato in un’edizione curata dallo stesso Isrecim insieme all’editore Fusta e con la collaborazione di Donatella Alfonso, Laura Amoretti, Raffaella Ranise e Alfonsina Sibilla.
“La ragazza dal fiocco rosso. Diario di Maria Musso”, sarà presentato martedì 8 marzo alle ore 10 presso il Polo Universitario Imperiese in un’iniziativa rivolta sia agli studenti, a cui è destinata la distribuzione gratuita del libro presso gli istituti superiori della Provincia di Imperia, che alla cittadinanza, nel rispetto delle norme anti-Covid.
All’evento, aperto dai saluti delle autorità e dalla proiezione di un video-documentario a cura dell’Aned con la consulenza storica di Eugenio Iafrate, parteciperanno le curatrici del volume; saranno alcuni studenti a leggere brani e poesie dal libro.
Il volume ha il patrocinio di Regione Liguria-Assemblea Legislativa, Anpi provinciale di Imperia, FIVL provincia di Imperia, ANED e IRK-CIR, Comitato Internazionale Ravensbrück.
“La ragazza dal fiocco rosso” si rifà ad una frase che Maria Musso, scomparsa nel 2011, scrive nel diario: “…Altra accusa che mi ha seguito fino al campo di Ravensbrück è stata ‘la colpa che portavo un nastro nei capelli di colore rosso…’”, ed è con quel fiocco che è ritratta nel disegno di copertina, tratteggiato da un altro prigioniero.
Oggi che la guerra è tornata a percorrere le terre d’Europa, la vicenda di Maria Musso e il suo diario diventano un monito contro ogni conflitto e ogni prevaricazione: in particolare contro le donne. Una ragione in più perché sia presentato l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna.