MOLTEDO – Grande intensità a Moltedo per la due giorni di palla elastica (pallonetto o balètta) disputata fra 19 e 20 luglio. Ottima come al solito l’organizzazione degli Amici di Moltedo, guidati per l’occasione da Silvano Anfossi e Paolo Somà, ottimi e generosi anfitrioni. Due giorni di battaglia dunque sull’infuocato asfalto del ridente centro rurale imperiese. Là dove si intrecciano storie di olivi secolari ed onusti frantoi ad acqua e a sangue e dove le pietre raccontano favole di amori, di pittori fuggitivi, di una singolare divisione del paese tra Repubblica di Genova e Ducato di Savoia. Si gioca a fianco del seicentesco oratorio di Santa Caterina. Fa gioco.
L’oratorio è parte integrante ed irrinunciabile del campo, quella piazza per due giorni finalmente rubata al traffico motorizzato e tornata alla sua vera natura, spazio sociale e ludico, in giorni di festa. Dieci squadre al via, forse non molte, ma tasso tecnico folle. Il meglio della specialità, anche da fuori Liguria, con la presenza del grande Alberto Paolini di Vallico, con il suo presidente di società qui direttamente dalla Toscana. La giornata di sabato è stata destinata alla creazione della classifica per determinare gli accoppiamenti dei quarti e per prendere confidenza con il campo di gioco. Sul campo anche domenica mattina, per gli stoici del pallone. Si affrontano tra l’altro la terna di Ranoisio, con Daniele Bracco e Giacobbe e quella di Matteo Martini, con i fratelli Fabio e Luca Arrigo. Roba da palati fini, ma è complice l’acquazzone di giornata. Martini batte in modo superbo, imprendibile. Bisogna rifare tutte le misure, ma in poco tempo è 5 a 1 per il pontedassino. Tenete a mente il risultato, servirà.
Domenica pomeriggio, nonostante il singolare maltempo di luglio, con frequenti folate di vento, in scena i quarti di finale. Inattesi i risultati, soprattutto nelle misure nette. Claudio Semeria con Giulio Semeria, suo figlio e Silvano Anfossi, sempre più terzino più in forma dell’anno, vincono per 4 a 2 su Paolo Bracco con Motosso e Ricca. Questi ultimi due noti giocatori di pallapugno a livello giovanile, mentre Paolo è in forza all’Imperiese di B (con qualche comparsata in A). Inutile dire che se ha prevalso l’esperienza di Semeria in forza dell’origine locale, per i tre avversari si è trattata di una tappa fondamentale nel percorso di maturazione ed adattamento. Netto il 4 a 1 di Matteo Martini sul trio toscoligure, in cui faceva la sua figura un Corrado Agnese in particolare spolvero. Ancora Moltedo uber alles con Claudio Somà a battere assieme al padre Paolo e con Franco Merano: 4 a 1 a Luca Ardissone e soci. Infine emerge Ranoisio, coadiuvato temporaneamente da un efficace Enrico Michelis in sostituzione di Giacobbe, con un 4 a 1 sul trio di Chiapello, fresco vincitore di Sant’Agata, che non si ripete nonostante la qualità esplosiva, per il cruccio dei compagni e degli amici, come l’inossidabile Roberto Acquarone, Giorgio Cherchi e l’inesauribile Luca Lepri.
Molto belle e combattute le semifinali. Matteo Martini gioca da par suo contro il trio Moltedo di Claudio Semeria. Qui si vede gran gioco: spesso i due battitori rimandano la pallina da una parte all’altra del campo senza fallo. Si va spesso ai vantaggi sul 40 pari. Il pubblico, molto numeroso, segue in modo attento e competente. I turisti d’occasione si informano. Gli anziani indicano i giocatori, nome per nome, ai bambini. Il cambio generazionale è in atto: Silvano e Claudio mostrano ogni azione al giovane e promettente Giulio. Però alla fine la battuta serpeggiante di Martini ha la meglio. È finale. Segue la sfida tra Ranoisio e Claudio Somà. Ancora Moltedo in campo. E non manca il sale. Due compagni di gioco si sfidano fra ali di attenti spettatori. Ranoisio, rispetto al mattino, è molto efficace in battuta, giocando prima sul muro dell’oratorio e poi cercando la misura per tenere lontane le sbracciate di Somà.
Molto efficaci Fabio Arrigo da una parte ed un Daniele Bracco dall’altro, capace di tenere fede al suo credo di ottimo terzino di serie B. Finale con giallo, per una palla giudicata sulla riga e quindi in fallo dal direttore di gara, il preciso ed imparziale Luca Mela…mugugni finali e partita terzo e quarto posto che vede la vittoria di Claudio Somà con il dente avvelenato di fronte alla terna di Claudio Semeria. Cinque di Moltedo in campo. Dopo vent’anni, ancora lì a ricordare il trionfo nel torneo di pallonetto al corto giocato fianco a San Maurizio, ove ora è lo scellerato scavo del piccolo parcheggio “delle mura”.
E dunque siamo al finale, alle 18 e 30 abbondanti della sera. Non una bava di fresco, ma caldo umido, avvertito da tutti. Primi giochi di studio. Daniele Bracco al muro viene tagliato fuori dalla battuta sagace di Martini, ma il giovane di Bellissimi si rifà in controricaccio. Per parte sua il compatriota Ranoisio produce una battuta pesante, ancora una volta studiata a tener Martini lontano dalla riga di fondo e a saltare Fabio Arrigo. Terzini al largo tagliati fuori, alla fine. Prende il largo Ranoisio, già vincitore qui nel 2011. Rimane sempre in vantaggio. Drammatico il gioco del 4 a 2, perché poteva voler dire 3 pari e tutto da rifare. Sbaglia Giacobbe, ma Ranoisio rimedia in battuta. Daniele Bracco terzineggia alla grande e vittoria per 5 a 2. Applauso liberatorio finale e premiazioni sulla storica scalinata dell’oratorio. Va ad un trio composto da due dolcedesi e da un sanremese fuggitivo il trofeo memorial Maurizio Semeria. Una figura, la sua, che va sempre ricordata, proprio nei luoghi che amava di più, con gli amici più stretti ed il suo mondo in festa. Prossimi appuntamenti, il 2 e 3 agosto, la lunga notturna di Bestagno.