Nuovi guai per il Comune di Imperia. Il Gruppo Altair, leader in Italia, ha presentato ricorso al Tar contro l’affidamento dell’appalto per la realizzazione di un tempio crematorio e della gestione dei cimiteri del capoluogo, alla Gi.One Spa.
Imperia: tempio crematorio, ricorso al Tar contro affidamento appalto
Il ricorso, a dir la verità, non stupisce in quanto l’affidamento arrivato al termine di un iter amministrativo piuttosto controverso. Alla gara d’appalto, da 45 milioni di euro, infatti, avevano partecipato due società, la Gi.One Spa, di Pinerolo, e, appunto, il gruppo Altair, di Villadossola. Il Comune, in un primo momento, aveva escluso la Gi.One Spa in quanto l’offerta ritenuta non idonea dalla Commissione giudicatrice. Successivamente, però, a seguito delle contestazioni della società piemontese, il Comune si era affidato al proprio legale, l’avvocato Lorenzo Cuocolo, che al termine delle verifiche aveva redatto un parere consigliando al Comune di Imperia di riammettere alla gara la società esclusa, la Gi.One Spa, poi risultata vincitrice, pur in presenza di “questioni sicuramente controvertibili e di dubbia risoluzione”.
Il Gruppo Altair ha presentato ricorso contro tutti gli atti inerenti l’appalto, dall’aggiudicazione sino alla delibera con cui la Giunta comunale aveva approvato la dichiarazione di pubblico interesse e fattibilità in relazione al progetto di realizzazione di un tempio crematorio presentato dalla società GI. ONE Spa. La dichiarazione di pubblico interesse, lo ricordiamo, è un passaggio chiave, sotto il profilo amministrativo, per avviare l’iter che porta all’allestimento della gara d’appalto.
L’aver presentato il progetto, poi ritenuto dal Comune di pubblico interesse, ha garantito alla Gi.One Spa il diritto di prelazione.
Oggetto dell’appalto, lo ricordiamo, era la “realizzazione, in concessione, del completamento dei cimiteri del comune di Imperia, di un tempio crematorio presso il cimitero di Oneglia e relativa gestione dei cimiteri e del tempio mediante la procedura di ‘finanza di progetto‘”.
Il Comune ha deciso di resistere in giudizio affidando l’incarico all’avvocato Lorenzo Cuocolo del foro di Genova.