8 Novembre 2024 18:35

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8 Novembre 2024 18:35

Diano Marina: bollette “pazze” Rivieracqua, Confcommercio avvia azione legale. “Cifre che non hanno alcuna giustificazione logica. Impensabile affossare i commercianti”

In breve: A fronte di tutto questo la Confcommercio ha chiesto lo storno delle bollette contestate e un ricalcolo del dovuto su basi oggettive.

Come deliberato nei giorni scorsi dal Consiglio Direttivo della Confcommercio del Golfo Dianese, l’avvocato Daniela Ranise di Imperia, in nome e per conto di Confcommercio, ha inviato una lettera al presidente di Rivieracqua e per conoscenza ai sindaci dei Comuni di Diano Marina, San Bartolomeo al Mare, Cervo e Diano Castello e al Servizio idrico della provincia di Imperia.

Diano Marina: bollette “pazze” Rivieracqua, Confcommercio avvia azione legale

Nel documento si lamenta l’aumento ingiustificato dei costi relativi alla fornitura di acqua e la difficoltà a comprendere la logica dei conteggi. Il legale contesta anche il fatto che nelle bollette vi sia la dicitura “acconto”, in quanto “il rapporto contrattuale instaurato tra Rivieracqua SCPA e l’utenza è un rapporto di fornitura in cui l’utenza è tenuta al pagamento di quanto dovuto, tenuto conto del servizio offerto e dei consumi effettivi e non sulla base di prospettive prive di fondamento”.

A fronte di tutto questo la Confcommercio ha chiesto lo storno delle bollette contestate e un ricalcolo del dovuto su basi oggettive.

Sottolinea la presidente della Confcommercio del Golfo Dianese Franca Wietzenmiller: “Siamo sempre stati e sempre saremo per la legalità e per il rispetto delle regole e infatti non diciamo di non voler pagare, ma di pagare quanto realmente dovuto. È impensabile, oltretutto in un periodo di grave crisi economica e con l’incremento di costi fissi per energia elettrica e gas, affossare ulteriormente i commercianti con bollette dell’acqua che riportano cifre che non hanno alcuna giustificazione logica e reale. Auspichiamo in un rapido intervento da parte di Rivieracqua, della Provincia e dei Comuni, affinché queste bollette siano immediatamente cancellate e ne vengano predisposte altre, legate alla realtà dei consumi”.

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