8 Novembre 2024 08:22

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8 Novembre 2024 08:22

Guerra: partiti questa mattina da San Bartolomeo al Mare i volontari con gli aiuti per l’Ucraina. “Incredibile gara di solidarietà”/Foto e Video

In breve: Ora si cercano camion per organizzare una seconda spedizione

Sono partiti questa mattina da San Bartolomeo al Mare i primi sei furgoni carichi di aiuti per la popolazione dell’Ucraina, colpita dalla guerra. L’iniziativa organizzata dal dentista e consigliere comunale di San Bartolomeo Antonello Martini, sposato con un’ucraina. Un semplice post su Facebook ha scatenato una vera e propria gara di solidarietà da tutta la provincia di Imperia, tanto che ora Martini sta cercando di organizzare un secondo convoglio per inviare i molti doni che oggi non hanno potuto essere caricati per mancanza di mezzi.

Ora si cercano camion per organizzare una seconda spedizione

Il convoglio è atteso al confine fra Romania e Ucraina da personale della Croce Rossa che lo scorterà in una cittadina ucraina vicina al confine, per scaricare i materiali in un deposito e procedere quindi alla distribuzione.

Spiega Antonello Martini: “Ho fatto un post domenica scorsa e abbiamo raccolto una marea di roba. Abbiamo fatto avanti e indietro da casa di mia mamma e poi abbiamo dovuto chiedere aiuto al comune, alla Protezione civile e a delle associazioni. In sei giorni siamo riusciti a fare un miracolo. Da un post su Facebook, in una settimana abbiamo riempito sei furgoni con ogni genere di aiuti. Tutta la Liguria ci ha risposto, associazioni, privati, comuni e persino dei bambini ci hanno portato dei disegni per i loro coetanei“. Ho già contattato delle ditte di autotrasporti e sto trattando per organizzare una seconda spedizione con dei camion, tanta è la roba che è arrivata. Non credevo in una risposta così grande. Ora partiamo e andremo piano, perché non siamo autisti. Qui sono tutti volontari e non finirò mai di ringraziare tutti quanti”.

Aggiunge la moglie di Martini, Julia: “Dopo che è iniziata la guerra abbiamo pianto per due giorni, poi ho chiamato un amico in Ucraina e ho chiesto cosa potevamo fare e mio marito ha messo un post e abbiamo trovato una risposta che non ci spettavamo e che ci ha commosso tantissimo. I primi quattro giorni abbiamo fato da soli,  ma poi abbiamo chiesto aiuto a tutti, perché non ce la facevamo. Sono 25 anni che sono in Italia e continuo a commuovermi perché siete un popolo meraviglioso”

Nel convoglio anche un’ambulanza della Croce Bianca di Andora, carica di medicinali

Spiega Paolo della Croce Bianca di Andora: “La nostra ambulanza è piena di materiale sanitario, farmaci e quanto occorre per gli interventi di primo soccorso come antibiotici e garze, come ci hanno espressamente richiesto. Noi andremo in Slovenia, poi Ungheria e poi Romania e quindi Ucraina“.

Aggiunge Sergj, volontario della Croce Bianca di Andora e originario dell’Ucraina: “Dobbiamo arrivare a una città sulla frontiera, dove ci aspettano per scaricare in grossi capannoni della Croce Rossa. Io abito a Cernivcy e voglio aiutare i mie compaesani e ringraziare il popolo italiano, perché siete grandissimi. Nella mia città di origine la situazione è abbastanza tranquilla, ma tutti i profughi stanno arrivando lì. In casa mia ci sono quattro persone fuggite da Kiev e mia figlia è rimasta per aiutare come volontaria”.

Dice Giuseppe Ardissone, titolare di un’azienda agricola di Diano Serreta: “Ho deciso all’ultimo secondo, quando mi ha chiamato il dottor Martini. Ho caricato il furgone della mia azienda a tappo e via, chiaramente dopo una riunione di famiglia, perché qualche paura ce l’abbiamo. Dobbiamo fare 2.300 chilometri. Io ho caricato solo roba per bambini, omogenizzati, pannolini, latte e anche peluche. Quando arriverò e vedrò il sorriso di un bambino, mi ricompenserà di questa faticata”. 

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