“Sono qui per difendere i diritti umani che il green pass non sta rispettando”. Così Alice Capaccio, barista imperiese di 20 anni, spiega il motivo della sua protesta silenziosa messa in atto questa mattina, dalle 9, davanti all’entrata del Comune di Imperia.
Alice ha raccolto l’invito del professore radicale e sindacalista FISI Davide Tutino, da tempo impegnato nella disobbedienza civile contro l’obbligo vaccinale e il green pass. Nel dettaglio, l’iniziativa si chiama “Duran Adam”, dal turco “uomo in piedi”, e trae origine da Erdem Gündüz che, nel 2013, è rimasto in piedi per otto ore di fila in piazza Taksim, a Istanbul, dove era vietato manifestare a seguito della repressione di Gezi Park.
Imperia: Alice, 20 anni e la protesta silenziosa contro il green pass davanti al comune
Alice Capaccio
“Sono qui per una protesta silenziosa che si chiama ‘duran adam’ ‘uomo in piedi’. Come dice il cartello ‘Umano diritto’, sono qui per i diritti umani che il green pass non sta rispettando. Sono un essere umano in piedi.
Il mio approccio è questo qui. Sarò qui silenziosa per esprimere il mio pensiero. Mi auguro di fare riflettere qualcuno. Indirizzo il mio messaggio alle istituzioni.
Ho invitato il Sindaco Scajola a riflettere se è normale che ci siano persone che non possono più lavorare e nessuno viene incontro a chi fa una scelta diversa in questo periodo.
Ha risposto con un ironico ‘siamo un paese libero’. La protesta andrà avanti anche nei prossimi giorni, sempre qua.
Lavoro come barista a Diano Marina – aggiunge Alice – Nel mio caso per lavorare devo pagare 15 euro di tamponi ogni due giorni. Una persona che ha superato i 50 anni non può lavorare, senza neanche una indennità, non può dare dignità alla propria famiglia.
Verrò qui ogni mattina fino a domenica 13 marzo”.