Si è aperto questa mattina in Tribunale a Imperia, davanti alla Corte d’Assise, il processo per la morte di Tina Boero, 60 anni, uccisa dal marito, Fulvio Sartori, il 19 aprile scorso a Rocchetta Nervina.
Imperia: uccise la moglie a Rocchetta Nervina, al via il processo
Sartori, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, uccise la moglie mentre quest’ultima dormiva colpendola alla testa con un martello e successivamente sgozzandola con un coltello da cucina. Successivamente l’uomo ha tagliato la gola anche a alla cagnolina, Luna, per poi tentare il suicidio tagliandosi i polsi e chiedere l’intervento dei soccorsi.
Sartori, difeso dall’avvocato Roberta Rosso, è accusato di omicidio volontario, per la morte della moglie, e di animalicidio, per la morte del cane. Quattro le aggravanti contestate, la crudeltà, i futili motivi, la minorata difesa (la vittima dormiva e non poteva difendersi) e il legame di parentela. Non ha mai chiarito agli inquirenti i motivi che lo avrebbero portato ad uccidere la moglie.
Questa mattina, in aula, la Corte (giudici togati Laura Russo e Francesca Minieri, affiancati da sei giudici popolari) ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile da parte delle associazioni animaliste Enpa (rappresentata dall’avvocato Claudia Ricci) e Anpana (rappresentata dall’avvocato Adriano Colombo). La famiglia della vittima, Tina Boero, invece, non si è costituita parte civile.
Undici, in totale, i testimoni che verranno escussi nel corso del dibattimento. Il Pubblico Ministero, Antonella Politi, ha chiesto anche di poter ascoltare in aula la telefonata che Sartori fece al 112 dopo aver ucciso la moglie.
Non era presente in aula Fulvio Sartori in quanto ricoverato all’Ospedale San Martino di Genova. La Corte ha anticipato di aver chiesto ai medici una relazione sull’eventuale compatibilità dell’imputato con il regime carcerario.
L’udienza è stata rinviata al prossimo 29 marzo per l’escussione di tutti i testi. Il 5 aprile è prevista la discussione, il 12 aprile la sentenza.