Uno dei due navigatori professionisti nel mondo del rally italiano, alle spalle Mondiale, Campionati Italiani e innumerevoli gare nazionali. Da 14 anni co-driver di Umberto Scandola, prima su Skoda e poi su Hyundai. L’imperiese, di Costa d’Oneglia, Guido D’Amore, “Gillo” per gli amici, con la sua immensa bravura e professionalità, condite da semplicità e giovialità, ha scritto pagine importanti della storia del Rally (proprio quello con la R maiuscola). Ma ora, a 51 anni, ha deciso di appendere il casco al chiodo, anche se la Federazione potrà contare su di lui come Istruttore e responsabile per la sicurezza.
Ancora imbattuto il record mondiale con Galli in Finlandia
Ad annunciare questa decisione in anteprima assoluta ai microfoni di Imperiapost Tv è stato lo stesso Guido D’Amore. Che spiega: “E’ stata una decisione maturata nel tempo e sofferta, ma ho deciso di abbandonare il seggiolino di destra e andarmi ad occupare della sicurezza, grazie alla Federazione, che mi ha incluso in questo servizio. Secondo me ogni cosa ha la sua età e alla mia età ho deciso di togliere il casco, dopo anni di vita frenetica. Gli appassionati non vedono gli sforzi e i sacrifici che ci sono dietro a una vittoria o a una gara. E’ arrivato il momento di togliere il casco e riposarsi.
Come sarà per Umberto? Glielo chiederemo dopo la prima gara. Dopo 14 anni è difficile separarci in macchina, ma per il resto continueremo a frequentarci, perché siamo legati da una grande amicizia”.
Guido D’Amore è anche pilota di aereo e di elicottero e si mette spesso a disposizione in quest’ultima veste della Protezione Civile SS. Trinità di Imperia. Spiega D’Amore: “E’ tutta adrenalina, che mi fa vivere bene e poi mi fa piacere dare una mano alla Protezione Civile con Elitrinità, così come l’abbiamo chiamata”.
I ricordi indelebili? Beh, il Campionato Italiano nel 2013 con Umberto, la prima vittoria assoluta fra l’altro proprio qui al Valli imperiesi con Umberto e il record del mondo con Galli in Finlandia con la Mitsubishi, che ancora resa imbattuto. Una bella soddisfazione per un imperiese di Costa D’Oneglia aver messo lì quella bandierina che ancora sventola“.