“Con la manifestazione di oggi per la riapertura del Pronto Soccorso di Albenga ci troviamo davanti ad una strumentalizzazione inaccettabile e una disinformazione che le istituzioni e le forze politiche fanno ai cittadini a discapito degli stessi. Albenga ha già un Pronto Soccorso a 12 chilometri che è un Dea di secondo livello ed è il Santa Corona che dovrebbe insistere su un bacino di 500 mila persone, mentre l’utenza è di 300 mila”.
Così il presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti in merito alla manifestazione che si svolgerà oggi ad Albenga sull’assenza del Pronto soccorso all’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga.
Albenga, ospedale: manifestazione contro chiusura pronto soccorso, rabbia presidente Liguria Giovanni Toti
“Dividere e frammentare i Pronto Soccorso o unità particolarmente delicate come i centri ictus – ha aggiunto il presidente Toti – porta a non offrire un servizio salva vita ma permette soltanto ad un politico di cucirsi sulla maglietta un gagliardetto.
E noi non vogliamo fare un danno ai cittadini soltanto per accontentare forze politiche locali. Perché questa non è una decisione che ha preso il presidente di una Regione o un assessore alla Sanità ma deriva da uno studio accurato di tecnici ed esperti e non è un caso che anche il decreto ministeriale cancelli i punti di primo intervento in zone dove non vi è un adeguato bacino di utenza”.
“Albenga dovrebbe e ha il diritto di chiedere altre cose – ha spiegato ancora il presidente Toti -, tra queste l’elisoccorso notturno che attiveremo da luglio o potenziare il proprio ospedale per le visite di prossimità, avere medici di famiglia che ricevono nella nuova Casa della Salute, una radiologia interventistica che ci sarà e sarà in grado di diagnosticare e monitorare le malattie. Albenga avrà riabilitazione, sale operatorie, chirurghi. Questo significa ridisegnare la Sanità del paese grazie al PNRR, pensando unicamente alla salute dei cittadini. E infatti la nuova Casa della Salute sarà capace di soddisfare tutti i bisogni di sanità e le esigenze dei codici bianchi, potendo contare anche su un ospedale che sarà in grado di operare e riabilitare su molte specialità, dall’urologia all’ortopedia protesica”.
“Un Pronto Soccorso ad Albenga – ha concluso il presidente Toti – sarebbe sovradimensionato anche considerando il numero dei turisti presenti in estate. L’offerta sanitaria del territorio, infatti, con l’ospedale di Savona, di Pietra Ligure, di Albenga e Cairo soddisfa già ampiamente tutte le esigenze.
Dalla nostra programmazione l’ospedale di Albenga esce rafforzato in termini di produzione, prestazioni e offerta medica e rimarrà un punto cardine nel nostro sistema sanitario regionale, con un potenziamento anche della rete dei servizi territoriali. Un ruolo centrale che il Santa Misericordia ha avuto anche in questi due anni di dura lotta al Covid. Tutto questo in ottica di un potenziamento necessario per garantire un servizio d’eccellenza a tutto il territorio, senza sbandierare promesse che sarebbero soltanto nocive e irrazionali e non farebbero il bene dei cittadini di Albenga”.