Dovrebbero arrivare a Imperia nella giornata di domani i 40 profughi provenienti dall’Ucraina, che verranno accolti da diverse famiglie imperiesi, organizzate spontaneamente da Matteo Lodi.
Ancora incertezza sull’orario di arrivo del pullman a Imperia
Questa mattina al Prino si è tenuto un incontro fra le famiglie ospitanti, lo stesso Lodi e altri volontari che supportano l’operazione. Vi è ancora incertezza sulla partenza del pullman, che al momento si trova in attesa in Ungheria, sul confine con l’Ucraina.
Spiega Matteo Lodi: “Sarà il primo pullman, con il primo gruppo di persone che stanno uscendo dall’Ucraina, che hanno paura, perché vengono via dalle bombe. Abbiamo mandato dei video per convincerli che li vogliamo aiutare, ma bisogna capire che salire su un pullman per partire verso l’ignoto fa paura. Gli abbiamo detto che in Italia saranno Stp, Stranieri temporaneamente presenti per motivi umanitari, con diritto al lavoro, alle medicine all’ospedale, alla salute, alla scuola, all’assistenza e a quello che serve. Chiedo alle famiglie di mettersi in contatto con me e cerchiamo ulteriori famiglie e aiuti collaterali per chi non ospita. Si può aiutare con traduzioni, oggetti, beni, vestiti e cibo.
Le persone si trovano al confine fra Ucraina e Ungheria e le stanno convincendo a salire sull’autobus, perché hanno paura di lasciare case, mariti e affrontare l’ignoto. Noi cerchiamo di convincerli che qui è bello, ma loro chiaramente non lo sanno. Abbiamo concordato con Asl dei tamponi rapidissimi, gestiti da noi, con medici e infermieri volontari, appena scesi dal bus e poi in seguito si recheranno al Palasalute e fare il resto. Sono ospitati da oltre 30 famiglie volontarie, disposte ad aprire la loro casa e mettere a disposizione un letto a persone sconosciute. Li ospiteranno per il tempo necessario, anche solo una settimana, perché sarà un’ospitalità a staffetta. Quando qualcuno avrà un problema chiamerà me e ci sarà un’altra famiglia che li ospiterà a rotazione”.
In campo per l’assistenza anche la Caritas di Imperia
Dice Giuseppe Bottino della Caritas di Imperia: “Noi possiamo dare un supporto alle famiglie per quanto riguarda l’assistenza viveri. Ci siamo resi disponibili per fornire vestiti, cibo e quello che potrebbe servire. E’ una situazione in divenire e vedremo se le famiglie saranno in grado da sole di gestire gli ospiti o se avranno bisogno della Caritas. Se avranno bisogno della Caritas, sanno che noi ci siamo“.