23 Dicembre 2024 18:16

23 Dicembre 2024 18:16

Imperia: i messaggi di condoglianze di Gianni Berrino, Marco Scajola, Flavio Di Muro e Fabio Natta per la scomparsa di Gianni Giuliano

In breve: Profondo cordoglio dal mondo politico locale

L’improvvisa scomparsa dell’avvocato Gianni Giuliano continua a destare profondo cordoglio nel mondo della politica locale. Numerosi esponenti politici hanno affidato a Facebook i loro messaggi di condoglianze ai famigliari di Gianni Giuliano.

Gianni Berrino – Assessore regionale al Turismo
Ci accomunava il nome, la passione per la politica e quella per Sanremo, gli studi. Ci differenziava la collocazione politica, lui ferreo democristiano ed io sempre a destra , ma questo non ci ha mai impedito di rispettarci. Nonostante le discussioni e le differenti posizioni.
Era amico dei miei genitori e quindi anche mio.
Riposa in pace Gianni.

Marco Scajola – Assessore regionale all’Urbanistica e Demanio
Ci ha lasciato all’improvviso Gianni Giuliano, uomo dalla lunga esperienza amministrativa e protagonista della politica locale. Di recente avevamo collaborato per il rilancio del Polo Universitario Imperiese.
Cordoglio ed un abbraccio alla famiglia!
Flavio Di Muro – Parlamentare
L’ avv. Gianni Giuliano, già Presidente della Provincia di Imperia, è passato a miglior vita. Un galantuomo della politica, amministratore attento e lungimirante, sentiremo la sua mancanza. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari. 
Fabio Natta – Sindaco di Cesio ed ex Presidente della Provincia
Apprendo, incredulo, dell’improvvisa scomparsa dell’avvocato Giovanni “Gianni” Giuliano, già Presidente della Provincia di Imperia.
Ci legava un rapporto di antica data da quando, eravamo nel vecchio secolo, lo conobbi come responsabile del centro culturale Rosselli per chiedere, ed ottenere, il convinto sostegno della Provincia a un importante convegno annuale che vedeva partecipare accademici da tutta Italia. Già da quel primo incontro apprezzai quelle che credo essere state sue grandi qualità: la cultura profonda, l’ironia sottile, l’alto senso delle istituzioni.
Da quel giorno le nostre strade si incontrarono più volte, raramente da avversari politici quali eravamo, più sovente per motivi e sfide istituzionali, spesso delicati e importanti. Tra questi mi piace ricordare il giorno in cui, io giovane vicesindaco, venne a Cesio per la presentazione dello stemma comunale e quando, io presidente, lui in Fondazione Carige, affrontammo insieme, con successo, un grave problema del nostro territorio.
L’ho visto l’ultima volta circa un mese fa, nella “sua” università a presiedere un convegno formativo dell’ordine degli avvocati; in comune anche la professione.
Lo salutai come sempre, come la prima volta, chiamandolo “Presidente” e lui sapeva che il mio saluto era dovuto al suo aver a lungo indossato la fascia azzurra della nostra amata Provincia. Negli anni aveva rinunciato a convincermi che non lo dovevo chiamare così. Davanti al mio perseverare si era arreso da tempo, un giorno a Genova, facendo spallucce e dicendo “del resto hai forse ragione: semel abbas, semper abbas”.
E allora in questo giorno triste, insieme a un forte abbraccio a chi gli ha voluto bene, che gli possa giungere ancora il mio solito e affettuoso saluto:
Ciao Presidente, fai buon viaggio.

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