8 Novembre 2024 08:25

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8 Novembre 2024 08:25

Imperia: via XXV Aprile, dal sogno “casa del welfare” al fallimento. L’amaro declino dell’ex complesso Isnardi / Le immagini

In breve: Oggi l'area, inutilizzata ad eccezione delle porzioni vendute, versa nel degrado tra rifiuti, danneggiamenti e sporcizia.

Dal sogno di una “casa del welfare” al fallimento. È questo il triste epilogo del progetto della Isnardi Immobiliare Srl per il complesso di via XXV Aprile, a Imperia.

Oggi l’area, inutilizzata ad eccezione delle porzioni vendute, versa nel degrado tra rifiuti, danneggiamenti e sporcizia.

Imperia: degrado in via XXV Aprile, il declino dell’area ex Isnardi

Il complesso, di proprietà della società Isnardi Immobiliare Srl, che attualmente è in fallimento, fino agli anni 90 ospitava l’industria farmaceutica Isnardi. Dopo la vendita, l’area è stata dismessa dai compratori e riacquistata dagli Isnardi con l’obiettivo di realizzare una “casa del welfare”, dove sarebbero stati accorpati diversi uffici pubblici come l’INPS e l’INAIL. Un progetto, che oggi interessa l’ex Banca d’Italia, che non è mai andato in porto e che ha determinato il declino della zona.

Successivamente il piano terra e un piano del parcheggio interrato sono stati comprati da Coop Italia, che ha realizzato un supermercato. Un altro piano del parcheggio è stato acquistato dal Comune di Imperia. Una porzione del piano superiore è attualmente in affitto alla catena di abbigliamento e oggettistica “One Fashion” (precedentemente ospitava Unieuro).

Con la chiusura della filiale della Banca Carige, il resto del complesso è rimasto inutilizzato e versa nel declino, ed è ora in mano al curatore fallimentare. Si tratta di circa 5 mila metri quadrati di spazio abbandonato a se stesso, a due passi dal Tribunale e dal centro città.

La pavimentazione, per via dell’ingresso delle auto, risulta danneggiata in più punti, le aiuole stracolme di rifiuti e incolte. Insegne e cartelli sono in alcuni casi sradicati, in altri sbiaditi. Le vetrate delle attività chiuse, i cui locali sono utilizzati come magazzini, sono sporche, quelle del negozio cinese One Fashion danneggiate in più punti. 

A terra, nelle aiuole, bottiglie di birra, resti di cibo, sigarette. I cestini dei rifiuti sono stracolmi. Graffiti ovunque. Un’area in totale stato di abbandono che la cittadinanza chiede a gran voce venga riqualificata al più presto, anche perché da anni ormai casa di sbandati, senzatetto, vandali. 

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