È stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi per la Sala Giunta del Comune di Imperia l’iniziativa “Noi siamo la nostra storia”, nata da un’idea del fotografo Settimio Benedusi e di Karin Boriani, Assonautica, che si terrà a settembre nell’ambito delle manifestazione collaterali all’edizione 2014 delle Vele d’Epoca 2014 .
L’idea è quella di valorizzare la storia e le origini della nostra città coinvolgendo i cittadini. Il tema centrale sarà il mare in tutte le sue declinazioni: la pesca, la spiaggia, lo sport, il paesaggio.
Settimio Benedusi, insieme ad Assonautica, al Settore Cultura e all’Amministrazione, infatti, invita i cittadini a ” frugare nei cassetti”, trasformandosi in archeologi di immagini per consegnare i ” reperti” in Comune a Edoardo Agnese che si premurerà di scannerizzare le immagini e inviarle al celebre fotografo .
Da questa raccolta Benedusi procederà alla creazione di una installazione, composta da proiezioni di immagini, che sarà possibile vedere nell’Hangar a Borgo Marina durante le Vele d’Epoca.
“Questa iniziativa porterà ad ottenere avere qualità di contenuti ma soprattutto la quantità. Questa installazione sarà di grande impatto per il visitatore che si troverà letteralmente immerso da un’onda di immagini.” spiega l’artista imperiese.
Si tratterà di un’installazione di vecchie fotografie, fino agli anni ’80, di Imperia e dei suoi cittadini. Il tema unico sarà il mare della nostra costa che dovrà essere lo sfondo di tutte le fotografie.
KARIN BORIANI ASSONAUTICA:
“Porto i saluti del Presidente di Assonautica Lucio Carli che, per impegni precedenti, non potrà essere presente. Il Dott. Carli porta i saluti in particolar modo all’amico e artista Settimio Benedusi . Nasce un nuovo evento collaterale alle Vele d’Epoca, importante sia per la presenza di Settimio Benedusi, sia per la natura di questa iniziativa nata per coinvolgere i cittadini. L’idea è nata parlando con Settimio a Milano. La location che abbiamo individuato è l’hangar della Marina di Porto Maurizio, zona nella quale avevamo già programmato uno degli eventi delle Vele d’Epoca: Prima vela. Ringrazio la Capitaneria di Porto di Imperia per la collaborazione e in particolar modo il Comandante Armando Ruffini rappresentato qui oggi dal Comandante Betti. Un ringraziamento anche all’Assessore alla Cultura e Manifestazioni Dott.ssa Sara Serafini che ha sposato subito l’idea e insieme al suo staff si prenderà carico di gran parte dell’organizzazione dell’evento.
INTERVENTO DEL SINDACO CARLO CAPACCI:
“Questa è una iniziativa lodevole, degna di nota per alcuni motivi: Non bisogna mai dimenticare le proprie origini, da dove proveniamo. Alcune persone di Imperia diventate note a livello internazionale grazie alla loro professionalità hanno ancora a cuore la propria città e gratuitamente daranno aiuto e apporto professionale, come ho fatto io, mettendosi a disposizione. Con Settimio Benedusi non ci conosciamo da molto tempo, ma ci unisce l’interesse per la città. Ci siamo capiti subito.
INTERVENTO DI BEPPE ENRICO, Dirigente Settore Cultura:
“Parlo anche a nome dell’Assessore Sara Serafini. Questa idea è nata ieri alle 3. Abbiamo visionato con interesse l’idea di Settimio, sentito il Sindaco e l’ Assessore. L’Assessore Serafini intende sottolineare come questa iniziativa intenda volgere lo sguardo nel passato e la speranza verso il futuro ed essere di buon auspicio. Dobbiamo coinvolgere le eccellenze che sono disposte ad aiutare l’ amministrazione. Come settore cultura, infatti, abbiamo contattato altre personalità di spicco per risvegliare tutti insieme questa città”.
SETTIMIO BENEDUSI.
” Ringrazio tutti. Per me è una emozione fortissima tornare a fare qualcosa per la mia Imperia, città dalla quale mi sono allontanata 30 anni fa e che resta nel mio cuore e dna. Proprio partendo dal concetto di DNA nasce questa iniziativa che definirei non mostra bensì installazione. Dobbiamo cercare nel nostro passato – noi siamo la nostra storia- È importante ricordare e dare valore a quello che abbiamo visto, il vissuto, anche quello che i nostri genitori ci facevano mangiare! Come farlo? Andando a chiedere agli abitanti di aprire i cassetti di casa e cercare le proprie fotografie. E’ importante riflettere sul fatto che in questi tempi di fotografia digitale questo non sarà più possibile.
I nostri figli non potranno più farlo perché le foto non si stampano più, si condividono sui social network e la memoria storica rischia di perdersi. Dobbiamo andare a prendere questo giacimento di immagini, di storia, ma soprattutto di amore. Andremo a sviluppare una vera e propria “archeologia delle immagini” chiedendo agli abitanti di consegnare le raccolte che ognuno ha. nIl tema che abbiamo deciso di sviluppare è il mare in tutte le sue declinazioni: l’acqua, lo sport, la spiaggia, la pesca. Questa iniziativa porterà a ottenere qualità di contenuti, ma soprattutto la quantità. Questa installazione sarà di grande impatto per il visitatore che si troverà letteralmente immerso da un’onda di immagini. Le foto infatti non verranno stampate ed affisse, ma scannerizzate e proiettate su tutte le superfici dell’hangar.