L’immagine dei lettini che formavano la parola “pace” sulla spiaggia di Diano Marina durante la diretta della Milano Sanremo 2022, lo scorso sabato, ha fatto non solo il giro dell’Europa, ma anche del web.
L’articolo pubblicato dalla nostra redazione ha generato centinaia di commenti e condivisioni da parte delle persone colpite dalla simbolica iniziativa, suscitando molta curiosità.
Per questo motivo, abbiamo deciso di scoprire chi fossero gli ignoti autori e abbiamo scovato Alessandro e Matteo, due lavoratori del settore balneare di Diano Marina, che hanno accettato di spiegarci com’è nata l’idea, sottolineando, però, che l’intenzione non è stata quella di apparire, ma semplicemente di lanciare un messaggio positivo e di speranza.
Milano-Sanremo 2022: Alessandro e Matteo, ecco chi c’è dietro la scritta “Pace” con i lettini sulla spiaggia di Diano Marina
Com’è nata l’idea?
“L’idea è nata per mandare un messaggio forte e semplice allo stesso tempo: pace. Quattro lettere con un significato enorme, nella speranza che si possa trovare un accordo di pace, e anche un cuore, per simboleggiare l’amore. Un sentimento forte.
Immaginavamo che non sarebbe passato inosservato perchè il messaggio era bello, ci piaceva l’idea di dare un piccolissimo contributo. Un messaggio grandioso che volevamo che andasse in alto, poi è passato l’elicottero e l’ha ripreso.
Non importa chi l’ha fatto, ma importa il messaggio. Se tutti lanciassero messaggi di questo tipo, forse non cambierebbe qualcosa, ma vivremmo meglio”.
Lo avete pensato sul momento?
“Sì. Avevamo a disposizione lettini e tavole, gli strumenti del nostro lavoro. Stavamo guardando la Milano Sanremo e abbiamo pensato: ‘ma se l’elicottero riprende qui, che messaggio possiamo lanciare? Un messaggio di pace e amore insieme allo sport si sposa perfettamente.
È stato improvvisato e spontaneo, nato da un sentimento che avevamo in quel momento. Abbiamo cercato di fare una cosa veramente semplice. In pochissimi minuti ci è venuta l’idea e abbiamo preparato tutto. Speravamo poi di essere inquadrati”.
Le reazioni di apprezzamento sono state centinaia, ve lo aspettavate?
“Ce ne siamo accorti solo il giorno dopo con le centinaia di condivisioni del post di ImperiaPost. È stato bello. È stato bello per il messaggio. Spesso pensiamo di non poter fare nulla, ma è sbagliato. Qualcosa si può fare, anche se è una piccola cosa.
Magari ci sarà un’altra manifestazione da qualche altra parte e qualcuno avrà un’altra idea. Il mio pensiero personale è che la pace non si possa fare con le armi. È un argomento delicato, dal mio punto di vista, la religione cattolica ci ha insegnato che viviamo per essere in pace, siamo cristiani e la pace è qualcosa che abbiamo dentro, amiamo la pace e viviamo nella pace.
Il messaggio è questo, poi non è importante chi l’ha fatto. Avrebbe potuto farlo un passante. L’importante è ricordarci di vivere in pace e in amore“.