13 Novembre 2024 13:25

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13 Novembre 2024 13:25

Imperia: settore pubblico e sanità, protesta in Prefettura di sindacati e lavoratori. “Non chiamateci eroi, chiediamo giusta retribuzione e revisione dei contratti” / Foto e video

In breve: I sindacati chiedono di rivendicare il rispetto del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, sottoscritto il 10 marzo dello scorso anno.

Presidio di protesta questa mattina, venerdì 25 marzo, sotto la sede della Prefettura a Imperia, per i lavoratori dei comparti Funzioni Locali e Sanità. Lo stato di agitazione è stato proclamato dalle segreterie sindacali FP CGIL Imperia, CISL FP Liguria e UIL FPL Ponente Ligure.

Imperia: settore pubblico e sanità, protesta in prefettura per denunciare le criticità

I sindacati chiedono di rivendicare il rispetto del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, sottoscritto il 10 marzo dello scorso anno.

Allo stato attuale le risorse sono insufficienti per:

  • la revisione di tutti i sistemi indennitari fermi da oltre dieci anni,
  • la valorizzazione della professionalità attraverso la riforma degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione
  • la contrattazione integrativa e la necessita’ della rimozione dei vincoli normativi ad oggi esistenti
  • un piano straordinario di assunzioni nella pubblica amministrazione

La mobilitazione di questa mattina rappresenta solo il primo passo di una mobilitazione generale che si concluderà solo con il recepimento dei principali punti delle piattaforme contrattuali presentate al Governo ormai più di due anni fa.

Tiziano Tomatis

“In uno Stato con tantissime difficoltà, legate alle vicissitudini degli ultimi anni, il motore del pubblico impiego è stato portato avanti ampiamente dai lavoratori dipendenti. Ad oggi mancano ancora di risorse per affrontare in maniera dignitosa quella che è sia la parte lavorativa sia la parte privata. Oggi ci ritroviamo qua come inizio e proseguimento di quello che era lo sciopero di dicembre 2021, dove segnalavamo la mancanza di risorse. Oggi ci ritroviamo che queste risorse sono ancora diminuite. I lavoratori si trovano senza contribuzioni integrative, senza possibilità di incentivi per sopperire allo straordinario che hanno fatto. Chiediamo ai vari Ministeri di rivedere le loro posizioni e di integrare le risorse economiche”.

Nico Zanchi

“In tutta Italia stiamo protestando perchè, oltre al rinnovo dei contratti, chiediamo lo sblocco dei fondi in Regione perchè liberino le risorse per assumere personale. La conferenza Stato-Regioni ha firmato insieme ai sindacati la richiesta allo Stato di fare questa operazione. Servono risorse nuove sia a livello contrattuale per pagare le indennità e per pagare gli istituti con i quali i lavoratori hanno un aumento salariale e garantiscono l’assistenza e soprattutto per l‘assunzione di personale su tutte le professionalità”.

Elena Speranza

“Abbiamo contratti scaduti da anni. Ne veniamo fuori da un altro contratto che abbiamo definito temporaneo e precario che non dava le risposte giuste ai lavoratori rispetto al precedente contratto scaduto da 12 anni.

Siamo oggi qui a manifestare perchè riteniamo che il pubblico impiego è quello che nel periodo di pandemia ha tenuto su un sistema. Sono stati definiti eroi, noi non parliamo di eroi ma riteniamo che hanno diritto alla loro giusta retribuzione nonchè alla revisione delle indennità che servivano in pandemia per andare a colmare le esigenze dei reparti che si occupavano dell’emergenza. Riteniamo che vada rivisto il contratto. Non vogliamo firmare un contratto che non dia risposte certe. Siamo qui per sensibilizzare tutti quanti affinchè questo possa avvenire.

A livello nazionale ci sono tavoli aperti chiediamo la revisione delle professionalità non riconosciute nella maniera giusta e ferme ormai da anni”.

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