14 Novembre 2024 06:20

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14 Novembre 2024 06:20

Imperia: migranti, 31 No Border a processo in Tribunale. In aula sfilano i testimoni della difesa, ma si avvicina la prescrizione

In breve: I fatti risalgono all’ottobre 2015 quando, a Ventimiglia, la tensione era altissima per l’accampamento allestito da migranti e No Border presso i Balzi Rossi, a ridosso del confine con la Francia. 

Nuova udienza, questa mattina in Tribunale a Imperia, per il processo che vede sul banco degli imputati 31 No Border (difesi dagli avvocati Gianluca Vitale e Ersilia Ferrante) accusati di occupazione degli scogli e della pineta dei Balzi Rossi e, 6 di loro, di violenza privata nei confronti di un giornalista di una televisione locale.

La prossima udienza è stata programmata per il prossimo 23 maggio 2022, quando saranno ascoltati altri 5 testimoni della difesa. La discussione è prevista per il 27 giugno 2022. A novembre dello stesso anno, però, scatterà la prescrizione.

Imperia: migranti, 31 no border a processo per scontri ai Balzi Rossi

I fatti risalgono all’ottobre 2015 quando, a Ventimiglia, la tensione era altissima per l’accampamento allestito da migranti e No Border presso i Balzi Rossi, a ridosso del confine con la Francia. La notte tra il 30 settembre e il primo ottobre Carabinieri e Polizia eseguirono un blitz per sgomberare le persone accampate. Nell’occasione vennero denunciati 31 No Border, la maggior parte di nazionalità italiana e alcuni di nazionalità francese.

Questa mattina, in aula, davanti al giudice monocratico Francesca Minieri, oltre a un funzionario della digos, sono sfilati i testimoni della difesa, persone presenti in quel periodo ai Balzi Rossi in qualità volontari, da medici a membri di associazioni umanitarie, che hanno ricostruito dal loro punto di vista l’atmosfera che si viveva nel campo durante quelle difficili settimane.

“Portavamo acqua e beni di prima necessità – ha raccontato una volontaria – era stato installato un tendone per riparare i migranti dal sole, faceva molto caldo. I migranti si sono trovati a non poter proseguire, non volevano tornare indietro si sono fermati a protestare sugli scogli.

Tutto e andato avanti fino 30 settembre 2015 fino a che il campo è stato smantellato. Il campo è stato sugli scogli fino ai primi di luglio, poi per il caldo le persone si sono trasferite sotto la pineta. Era anche il periodo di Ramadam.

Io andavo una volta a settimana. Purtroppo nel giro di 48 ore è comparso il fenomeno dei passeur e si è creato un prezzo standard”.

“Io sono un medico e mi ero reso disponibile al volontariato – ha raccontato un altro testimone – Visitavo 20/30 persone ogni volta che andavo. C’erano anche altri medici volontari ma io andavo da solo. C’era anche la Croce Rossa italiana. C’era anche ambulanza sotto gli alberi della pineta, questo prima che la Polizia sgomberasse. Non ricordo di manifestazioni di protesta”.

“Non ho assistito a manifestazioni – aggiunge un’altra volontaria – c’era spazio per passare liberamente. Non sono mai stata fermata dalle forze dell’ordine”.

 

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