“Ho ammazzato mia moglie, venite a prendermi”. Queste le parole di Fulvio Sartori nelle drammatiche telefonate che fece a 112 e Carabinieri lo scorso 19 aprile dopo aver ucciso la moglie Tina Boero a Rocchetta Nervina.
Oggi, in Tribunale a Imperia, si è svolta la nuova udienza davanti alla Corte d’Assise del processo che lo vede imputato con l’accusa di omicidio volontario e animalicidio (per l’uccisione della cagnolina).
Imperia: uccise la moglie a Rocchetta Nervina, Flavio Sartori a processo
Sartori, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, uccise la moglie mentre quest’ultima dormiva colpendola alla testa con un martello e successivamente sgozzandola con un coltello da cucina. Successivamente l’uomo ha tagliato la gola anche a alla cagnolina, Luna, per poi tentare il suicidio tagliandosi i polsi e chiedere l’intervento dei soccorsi.
Sartori, difeso dall’avvocato Roberta Rosso, è accusato di omicidio volontario, per la morte della moglie, e di animalicidio, per la morte del cane. Quattro le aggravanti contestate, la crudeltà, i futili motivi, la minorata difesa (la vittima dormiva e non poteva difendersi) e il legame di parentela. Non ha mai chiarito agli inquirenti i motivi che lo avrebbero portato ad uccidere la moglie.
La Corte (giudici togati Laura Russo e Francesca Minieri, affiancati da sei giudici popolari), durante la scorsa udienza, ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile da parte delle associazioni animaliste Enpa (rappresentata dall’avvocato Claudia Ricci) e Anpana (rappresentata dall’avvocato Adriano Colombo). La famiglia della vittima, Tina Boero, invece, non si è costituita parte civile.
Nell’udienza di oggi, dietro richiesta del Pubblico Ministero Antonella Politi, sono state ascoltate in aula le telefonata che Sartori fece al 112 e ai Carabinieri dopo aver ucciso la moglie.
Ecco le drammatiche telefonate
“Ho ammazzato mia moglie, venite a prendermi – esordisce Sartori chiamando il 112 – È successo adesso. Io volevo farla finita”.
L’operatore chiede: “La faccio parlare con un operatore sanitario per vedere se si può fare qualcosa”.
“Non si può fare niente, guardi”. Replica Sartori.
Anche ai Carabinieri Sartori spiega la drammatica situazione. “Ho ammazzato mia moglie. L’ho uccisa con il coltello. Ho 80 anni. Mi trovo in casa. Mia moglie dormiva. Vi aspetto, non riesco ad aprire la porta”.