Michele Parisi, 47 anni, noto amministratore immobiliare di Imperia, ha conquistato la medaglia di bronzo alla sesta edizione dei Campionati della Cucina Italiana in corso a Rimini. Tra gli oltre 1.500 cuochi provenienti dall’Italia e dall’Estero Michele si è distinto con un piatto dedicato alla sua Liguria.
Imperia: medaglia di bronzo per Michele Parisi ai Campionati della Cucina Italiana
Per Parisi, che da dieci anni coltiva la passione per la cucina, una grandissima soddisfazione. Lo abbiamo intervistato, a poche ore dalla conquista della medaglia di bronzo.
Quando è nata la passione per la cucina?
“Una decina di anni fa. Ho iniziato frequentando corsi da pizzaiolo, successivamente la scuola di cucina ‘Quokika’, a Imperia. Da quel momento la passione per i fornelli ha preso piede e così ho deciso di iscrivermi ai corsi serali dell’Alberghiero di Taggia con l’obiettivo di ottenere il diploma. Poi, ovviamente, cucino nel tempo libero, per gli amici e per la mia famiglia”.
Perché l’iscrizione ai Campionati della Cucina Italiana?
“Come studente dell’Istituto Alberghiero sono iscritto alla Federazione Italiana Cuochi che organizza il campionato italiano. Tramite il presidente della federazione provinciale Livio Revello mi sono iscritto. Certamente, non mi aspettavo di poter ottenere un risultato così importante”.
Cosa prevedeva la gara?
“Avevamo 45 minuti per consegnare il piatto. Io ero inserito nella categoria K1, quella degli antipasti. La giuria applicava tutta una serie di valutazioni. Per un 50% il gusto e l’estetica del piatto. Per il restante 50% la tecnica, la sostenibilità, la tipologia di cottura. E’ stata una gioia estrema conquistare la medaglia di bronzo alla mia prima partecipazione”.
Che piatto ha scelto? Ce lo racconta?
“Ho scelto un piatto particolare e l’ho chiamato ‘Halibut con accento ligure’. L’halibut è un pesce nordico, della Groenlandia. Ho scelto di impiattarlo con i sapori della mia terra, la Liguria, a cui tanto sono legato. Ho utilizzato le trombette di Albenga, i carciofi di Albenga, fritti con la farina di ceci, salse a base di pesto e marò di fave. Tutti prodotti provienti da produzioni locali. Anche l’impiattamento ricordava le arcature della nostra regione. Il mio obiettivo era quello di far si che sia l’aspetto visivo che quello gustativo riportassero alla mia Liguria che ho voluto rappresentare a un evento nazionale. I giudici hanno molto apprezzato”.
Progetti futuri?
“Non ho chiaramente alcuna velleità di aprire un ristorante. Ho la mia attività, che ha una tradizione lunga 30 anni, che tutti conoscono, e non ho intenzione di lasciarla. Quella della cucina è una passione personale, un hobby. Questa medaglia di bronzo è uno stimolo in più per ripresentarmi al prossimo campionato nazionale e migliorare ancora.
Ci tengo a ringraziare lo chef Livio Revello, che mi ha ‘allenato’ al meglio in questi mesi, dandomi il suo sostegno e spingendomi a fare del mio meglio, e l’Alberghiero di Taggia che mi ha dato le conoscenze necessarie per partecipare alla gara”.