8 Novembre 2024 20:27

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8 Novembre 2024 20:27

Cesio: Silvia Crosetto non è stata uccisa da un toro, assolto allevatore di Chiusanico / La sentenza

In breve: Il giudice Laura Russo ha pronunciato sentenza di assoluzione per il reato di omicidio colposo, perchè "il fatto non sussiste"

Assolto perchè “il fatto non sussiste”. Questa la sentenza pronunciata oggi in Tribunale a Imperia dal GUP Laura Russo (PM Enrico Cinnella Della Porta), nell’ambito del processo, con la formula del rito abbreviato, a carico di un allevatore di Chiusanico (difeso dall’avvocato Carlo Fossati del Foro di Imperia), accusato di omicidio colposo e mancata custodia di animale, per la morte di Silvia Crosetto, 44 anni, avvenuta lo scorso 14 luglio all’altezza del passo del Ginestro, a Cesio.

Con l’assoluzione del giudice Laura Russo, di fatto, si esclude che la morte di Silvia Crosetto possa essere stata causata dal toro e si riaprono dunque le altre ipotesi in campo, tra cui l’investimento di un’auto.

Cesio: morte Silvia Crosetto, assolto allevatore di Chiusanico

Durante la scorsa udienza, il Pubblico Ministero Enrico Cinnella Della Porta aveva chiesto la condanna a 8 mesi di carcere. Secondo l’accusa (Pm Enrico Cinnella Della Porta), a provocare la morte della donna, professoressa di Moncalieri, sarebbe stato un toro, incustodito, di proprietà di un allevatore di Chiusanico.

Il giudice Laura Russo, questa mattina, ha invece pronunciato sentenza di assoluzione per il reato di omicidio colposo, perchè “il fatto non sussiste”, e, per quanto riguarda il reato di mancata custodia dell’animale, ha ritenuto di non doversi procedere perché il reato è depenalizzato”.

“Fermo il dispiacere per la perdita di una vita umana – afferma il legale della difesa Carlo FossatiIl giudice, con la formula che ha usato per l’assoluzione, non ha inteso di aderire all’ipotesi del pubblico ministero e invece, riteniamo, ma vedremo le motivazioni tra 90 giorni, che abbia aderito a ipotesi diverse tra le quali, forse, quella di una morte in conseguenza di un infortunio stradale. Questa è una mera ipotesi, bisognerà vedere come il giudice ha interpretato gli atti e quali ipotesi più realistica abbia ritenuto più probabile, certamente non quella della morte in conseguenza del toro, visto che ha usato la formula ‘perchè il fatto non sussiste’, escludendo anche il dubbio che ci possa essere la responsabilità del toro in via ipotetica”.

Morte Silvia Crosetto – La ricostruzione dell’inchiesta

Il ritrovamento del cadavere

Il 14 luglio la 44enne Silvia Crosetto venne ritrovata morta con una profonda ferita alla testa all’altezza del passo del Ginestro, a diversi metri di distanza dall’auto, quest’ultima lasciata con la portiera aperta e le chiavi inserite. A dare l’allarme un automobilista di passaggio che, vista la donna riversa a terra, chiamò i soccorsi. Per la Crosetto, però, non ci fu nulla da fare.

L’avvio delle indagini

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la Crosetto si trovava in vacanza in Liguria, nel savonese, e quel giorno stava rientrando a casa, dirigendosi in auto verso Torino.

I Carabinieri hanno lavorato a lungo per ricostruire i momenti immediatamente precedenti e successivi alla morte della 44enne, in particolare hanno visionato i filmati delle telecamere presenti nelle zone limitrofe e raccolto le testimonianze di tutti coloro che risultava fossero transitati dal luogo del decesso.

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