Il Commissario ad acta dell’Ambito idrico imperiese, Gaia Checcucci, ha emesso un Decreto con il quale vengono fissati gli aumenti tariffari per il servizio idrico, aumenti stabiliti in base alla delibera Arera (Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente) di approvazione del metodo tariffario idrico.
Il Decreto prevede anche la restituzione agli utenti dei maggiori ricavi di Amat, Aiga e Amaie
Il decreto, nel motivare gli aumenti in bolletta, illustra i maggiori ricavi introitati da A.M.A.T., A.I.G.A. e A.M.A.I.E. nel periodo 2012-2020, per un importo totale di 5.339.470,34 euro, a causa di incrementi tariffari illegittimi, e l’applicazione della corretta percentuale.
- per A.M.A.I.E. è stato applicato lo 0,966% per il 2013 al posto dell’1,00% e l’1,00% al posto del
6,5% nel 2014; - per A.M.A.T. è stato applicato l’1,00% al posto del 10,3% nel 2019;
- per A.I.G.A. è stato applicato l’1,00% al posto del 13,7% nel 2019
Gli aumenti illegittimi, come si legge nel decreto, dovranno essere restituiti agli utenti.
Il Decreto evidenzia anche che “è stato individuato un minor valore residuo riconosciuto ai gestori preesistenti cessati ex lege, rispetto a quello derivante dall’applicazione delle deliberazioni A.R.E.R.A. riferite ai casi di gestori a regime e tale minor valore è stato portato a riduzione degli incrementi tariffari per il periodo 2020-2023 per un importo pari ad € 4.829.900, mentre in relazione al periodo 2024-2037 per un valore corrispondente ad € 8.035.847,1″.
Questi gli incrementi tariffari approvati:
2020 – 1,085
2021 – 1,176
2022 – 1,216
2023 – 1,256
Il provvedimento del Commissario Checcucci è stato inviato alla Regione, alla Provincia, alla Conferenza dei sindaci e al Comitato tecnico. Gli aumenti saranno applicati da Rivieracqua, la società consortile, gestore unico del ciclo idrico imperiese e andorese.