“La scorsa notte abbiamo passato ogni limite. Abbiamo lavorato fino alle cinque del mattino, per guadagnare la metà del solito e passare il tempo a pulire vomito e raccogliere cocci di bicchieri e bottiglie rotte. E non c’era nessuno a fare controlli, manco mezza pattuglia”. E’ lo sfogo di Monica Tondelli, la titolare del Bar 11 di piazza De Amicis, centro nevralgico, con la vicina Calata Cuneo, della movida onegliese.
“Ieri sera neanche mezza pattuglia a controllare”
Una movida che, ormai da qualche tempo, sta sempre più spesso degenerando a causa del comportamento di ragazzini che sembrano non conoscere alcuna regola. Come dimostrato anche dai recenti fatti di piazzale Cristino.
Spiega Monica Tondelli: “Sono stufa di cambiare l’asse del wc ogni settimana perché al sabato sera lo spaccano. Siamo stanchi di pulire ogni sorta di schifezza per tutta la notte e anche la domenica mattina. Noi non diamo da bere a minorenni, ma molti arrivano da noi già ubriachi. Poi ci sono i maggiorenni, ubriachi anche loro, che cercano di prendere da bere anche per i minorenni e diventa impossibile stare dietro a tutti. Non voglio giudicare nessuno e non mi interessa sapere cosa facciano i genitori di questi ragazzini. So solo che non sono la mia clientela e non intendo rovinare il mio locale e la mia salute“.
Nelle settimane scorse erano stati annunciati, organizzati e propagandati “pattuglioni” di polizia locale e polizia di Stato. Ma ieri sera non si è visto nessuno. A confermarlo è sempre la Tondelli. Che dice: “Forze dell’ordine ieri sera zero. Non si è visto nessuno, manco mezza pattuglia, almeno come deterrente. Ma, tanto, la verità è che anche quando c’è una pattuglia questi ragazzini se ne fregano e fanno lo stesso quello che gli pare”.
“Decisione irrevocabile: chiudo all’una e mezza”
Conclude Monica Tondelli: “Io mi rifiuto di lavorare in questo modo. D’ora in poi il Bar 11 fino all’una e mezza di notte servirà da bere, dopodiché si chiude. Decisione irrevocabile. Vivremo molto meglio senza dover assistere a certi spettacoli ed evitando di dover pulire residui organici. Inoltre non mi posso permettere di pagare dei buttafuori, per mettere ordine nel locale. Senza contare che mi sembra un’assurdità. Non mi interessa cosa fanno gli altri, ma ritengo di avere almeno il diritto di scegliere come gestire il mio locale. Viviamo benissimo, anzi molto meglio, senza assistere a certi spettacoli e soprattutto evitando di pulire residui organici”.