Si è svolto il primo tavolo transfrontaliero di confronto del nuovo modello partecipato fra pubblico, privato e terzo settore, per aumentare la resilienza nei territori della Riviera italo-francese e del Basso Piemonte, con lo scopo di ridurre i rischi e aumentare la salvaguardia del territorio e la sicurezza della comunità che abita o visita le aree transfrontaliere.
Pays Resilients: un modello per replicare buone pratiche di cura e salvaguardia del territorio
La settimana scorsa si è svolto, in modalità on line, il primo dei tavoli transfrontalieri previsti dal Progetto semplice Pays Resilients del Piano Integrato Territoriale PITER PAYS-SAGES cofinanziato con fondi FESR del P.O. INTERREG V-A ITALIA FRANCIA ALCOTRA 2014-2020, di cui la Provincia di Imperia è capofila.
La sfida raccolta dal progetto è quella di AUMENTARE LA RESILIENZA nei territori della Riviera italo-francese e del Basso Piemonte (in particolare: Provincia di Imperia (Capofila del progetto – Area pilota rappresentata dai comuni di Borghetto d’Arroscia, Aquila d’Arroscia, Ranzo, Vessalico e Cesio); Provincia di Cuneo; Chambre de Commerce et d’Industrie de Nice Cote d’Azur; Chambre de Metiers et de l’Artisanat Region Paca Territoire Alpes Maritimes; Communauté d’Agglomération de la Riviera Française) attraverso l’individuazione e l’applicazione di un modello di gestione di mitigazione del rischio, strumento innovativo perché basato sulla collaborazione tra enti pubblici e privati (quali ad esempio associazioni, volontari, coltivatori diretti, cooperative, aziende, cittadinanza), al fine di sensibilizzare e coinvolgere attivamente la popolazione, le aziende e gli stakeholder sull’importanza dell’agire per garantire la cura del territorio e la salvaguardia del paesaggio al fine di ridurne i rischi e aumentare la salvaguardia del territorio e la sicurezza della comunità che abita e/o visita il territorio transfrontaliero.
In particolar modo, l’incontro tecnico, coordinato dalla Provincia di Imperia con il supporto della consulenza di Avanzi SB SpA – incaricata dall’Ente – ha visto tutti i partner, i loro rispettivi soggetti attuatori e i tecnici incaricati confrontarsi sulle modalità, sulle azioni e sul raggiungimento dei primi obiettivi dopo due anni di progetto. Grazie alle indicazioni emerse Avanzi Sb SpA realizzerà un modello che permetterà di analizzare l’impatto economico-sociale ottenuto grazie alle azioni promosse, e replicare i metodi e le azioni anche in altri territori.
In provincia di Imperia, ad esempio, il progetto ha permesso di attivare una nuova figura sperimentale di Cantoniere di Comunità, non soltanto un operatore che si prende cura del tratto di strada provinciale che gli è stato assegnato, ma una vera e propria sentinella che informa tempestivamente il Comune, la Provincia e i referenti del progetto, di possibili problematiche da risolvere, anche segnalate dagli stessi cittadini.
L’obiettivo della Provincia di Imperia e dell’intero progetto però, non si risolve solo con l’attivazione di questa importante figura. Grazie al tavolo tecnico di oggi e a quello politico che verrà organizzato a settembre, sarà possibile creare un vero modello di coinvolgimento attivo della popolazione, delle aziende, delle associazioni, e più in generale degli stakeholder, replicabile su altri territori e non solo italiani. Il modello prodotto farà sì che buone pratiche di “cura” e salvaguardia del territorio, messe in atto da alcuni dei partner, siano descritte, analizzate e quindi adeguate e sperimentate su altri territori interessati.