9 Novembre 2024 02:32

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9 Novembre 2024 02:32

Imperia: pensioni per i dipendenti pubblici, convegno del Sim Carabinieri all’Auditorium della Camera di commercio/Foto e Video

In breve: Relazione del professor Francesco Vallacqua dell'Università Bocconi

“Le pensioni per i dipendenti pubblici, problematiche e prospettive”, questo il tema di un convegno organizzato questa mattina all’Auditorium della Camera di commercio di Imperia dal Sim Carabinieri, il Sindacato italiano militari.

Relazione del professor Francesco Vallacqua dell’Università Bocconi

Sono intervenuti il presidente nazionale del Sim Carabinieri Giuseppe Bonadonna, il segretario generale regionale della Liguria Luciano Zarbano, il segretario generale provinciale Rosario Mauriello e quale relatore il professor Francesco Vallacqua dell’Università Bocconi.

Zarbano: “Ci saranno altri eventi e conferenze”

Spiega Luciano Zarbano: “Quello delle pensioni è un aspetto pratico e molto sentito dalla popolazione carabinieri e dalla popolazione in generale. Oggi si può approfittare della presenza di un illustre professore della Bocconi, che terrà un approfondimento sull’argomento. Non voglio svelare nulla, ma ci saranno altri eventi e conferenze, con illustri personaggi, per rendere il Sim carabinieri vicino alla gente, vicino alla popolazione carabinieri e non solo“.

“Necessario diffondere la cultura della previdenza complementare”

Sottolinea il presidente nazionale Giuseppe Bonadonna: “Il professor Vallacqua è il nostro consulente tecnico ed uno dei massimi esperti che abbiamo in Italia. Insieme al professore abbiamo seguito la materia della previdenza complementare per le Forze Armate e il modo di poterla portare avanti. Bisogna diffondere la cultura della previdenza complementare. Oggi il giovane carabiniere o militare dell’Esercito ha bisogno di capire quale sarà il suo futuro pensionistico. Oggi i giovani vedono colleghi più anziani andare in pensione con una buona previdenza, ma non sarà così il futuro”.

Spiega il professor Francesco Vallacqua: “La previdenza tradizionale non basta più? Lo dicono i dati e i disegni di legge. Il tema di fondo da cui partire è che per fare bene il proprio servizio è necessaria serenità per il futuro, che va costruita con i giusti tasselli, anche con la previdenza complementare e con la conoscenza. Parlerò anche  della sentenza della Corte dei Conti, che stabilisce un risarcimento per il mancato avvio per i militari del comparto Difesa del fondo pensione. Ci sono anche tematiche di disparità costituzionale, secondo me, nella misura in cui, a parità di dipendenti pubblici, c’è chi ha avuto il contributo come datore di lavoro dalla Pubblica amministrazione per finanziarsi il proprio fondo e chi, invece, continua a venire lasciato alle proprie singole iniziative, spesso frutto di informazioni non  tarate, che possono portare a scelte non oculate“.

“Primo evento importante per la sezione di Imperia del Sim carabinieri”

Dice Rosario Mauriello: “Per Imperia e per la sezione di Imperia questo è il primo evento che viene organizzato dopo la costituzione della stessa sezione. E’ un appuntamento importante con una tematica fondamentale e per questo abbiamo chiesto l’intervento del presidente Bonadonna e del professor Vallacqua. Ci sono tanti dipendenti pubblici che ancora non hanno una risposta certa sul loro futuro e ascolteremo con attenzione quanto ci illustrerà il professore”.

La nota del Senatore Stefania Pucciarelli

“La conferenza sulle pensioni per i dipendenti pubblici organizzata presso l’auditorium della Camera di Commercio di Imperia — a cui non posso partecipare per concomitanti impegni — tocca certamente un tema cruciale che investe molteplici aspetti e come tale merita attenzione.

Sul piano generale interessa sicuramente il rapporto di continuità solidaristica tra generazioni, con le correlate criticità prospettiche legate sia ad un accesso limitato, tardivo e instabile dei giovani al mondo del lavoro sia al triste primato nazionale per tasso di natalità tra i più bassi al mondo, con una popolazione anziana in crescita a cui corrispondono incrementi in bisogni medico-sanitari e di generale sostegno sul piano socio-assistenziale.

Per gli appartenenti al comparto militare — connotato da peculiarità che non trovano eguali nel pubblico impiego — si aggiunge l’aspetto del legittimo riconoscimento al termine di una carriera dedicata al servizio della collettività; con aspetti che afferiscono al responsabile impegno di onorare il proprio ruolo istituzionale in assoluta aderenza ai principi del Giuramento Solenne deliberatamente prestato — fino all’estremo sacrificio se necessario — e all’essere stati impiegati — specialmente per la linea operativa — in contesti usuranti sul piano plico-fisico e con pesanti ripercussioni sulla sfera familiare e degli affitti.

Rispetto a tutto ciò, si pone in chiave prospettica la condizione di quei militari che si pensioneranno con sistema interamente contributivo — soprattutto per il ruolo dei Graduati — e in generale i temi della previdenza complementare e della specificità. Su quest’ultimo aspetto tengo a sottolineare, dopo anni di sostanziale stasi, il passo in avanti che è stato fatto nell’ultima Legge di bilancio con l’attivazione di un fondo dedicato proprio alla specificità.

Le analisi e gli approfondimenti che il Professar Francesco Vallacqua — figura di esperienza e competenza nel campo della previdenza sociale — sa portare all’attenzione in tale contesto, vanno nella direzione di quell’auspicato contributo trasversale di tutte le realtà potenzialmente coinvolte, nel tenere viva l’attenzione e il dibattito sui temi cogenti. E — a fronte dei duri insegnamenti derivanti dalla perdurante crisi pandemica, dal ritorno di una guerra tra Stati in Europa e dalla continua latenza di rischi e minacce come quelle legate a terrorismo, cambiamenti climatici, tensioni geopolitiche di faglia e competizioni per l’accesso e la gestione delle risorse pregiate del pianeta— quello di un rilancio della rilevanza dello Strumento Militare Difensivo nazionale, anche prodromica ad un allargamento del tema in chiave europea, rientra senza dubbio tra questi”.

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