24 Novembre 2024 15:16

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24 Novembre 2024 15:16

50 anni del “Fuori!”, delegazione Radicale al Gay Pride di Sanremo

In breve: Sabato 9 aprile, a Sanremo, ci sarà una delegazione di Radicali Italiani guidata da Igor Boni, presidente nazionale, e Gian Piero Buscaglia, segretario GRAF - gruppo radicale adele faccio e membro di Comitato Centrale di rad.it.

“50 anni fa, a Sanremo, si ebbe la 1^apparizione pubblica del ‘FUORI!’ [fronte unitario omosessuale rivoluzionario italiano] per contestare i lavori del 1°Congresso internazionale di sessuologia, organizzato del Centro italiano di sessuologia, dedicato a comportamenti sessuali devianti; la 1^ in Italia, che ruppe il muro di silenzio e ostracismo informativo e pose finalmente l’attenzione sui diritti delle persone omosessuali.

Prese così ufficialmente il via il movimento di liberazione omosessuale, guidato dal radicale Angelo Pezzana.

“È sempre l’ora del ‘FUORI!’ non è una frase di circostanza per celebrare i primi 50 anni da quella protesta – dichiara Enzo Cucco, storico militante radicale – ma un programma politico preciso, perché tuttora valida è la necessità di essere visibili, che integra la superiore libertà di espressione, oggi rivendicata solamente per gli anti-omosessuali. Fuori! quindi, ancora e ancora e ancora”.

Sabato 9 aprile, a Sanremo, una delegazione di Radicali Italiani guidata da Igor Boni, presidente nazionale, e Gian Piero Buscaglia, segretario GRAF – gruppo radicale adele faccio e membro di Comitato Centrale di rad.it., parteciperà al corteo del Sanremo Pride 1972-2022 con uno striscione che ricorda la nascita del FUORI, che di lì a poco si federò ufficialmente al Partito Radicale [ritrovo h.15.30, piazzale Santa Tecla].

Non il solo Comune ma anche Regione Liguria e Governo italiano avrebbero dovuto dare il patrocinio agli eventi del 50enario della coraggiosa manifestazione dei primi radicali, nel lontano 1972. 50 anni fa il FUORI iniziò la sua storia e Fece la Storia; questo paese bigotto e perbenista fu scosso dalle iniziative libertarie, anche in tema di sessualità, da persone come Adele Faccio, Angelo Pezzana, Marco Pannella; una scossa radicale che cambiò la società italiana e conquistò diritti contro conservatorismi di destra e di sinistra; dobbiamo tutti ringraziare il CORAGGIO dei RADICALI di allora e di adesso – mai neppure citati dai vari ArciGay di oggi nei loro comunicati, siti web e pagine fb – che misero la loro faccia davanti a un’opinione pubblica ben diversa dall’attuale. E dobbiamo costruire nuove conquiste di parità dei diritti, a cominciare dal matrimonio egualitario, uguale per tutti.

*L’Arci di ieri, satellite culturale del Pci, voleva cavalcare il tutto e l’anti-tutto: quale longa mano di un partito totale e totalitario, riuniva nella stessa sede Arci-caccia e Arci-anticaccia Legambiente. Perché l’Arci di oggi omette accuratamente perfino la parola “radicali”? Perché neppure ci invita, neppure ci nomina, neppure risponde ai nostri messaggi? Sarà una semplice allergia stagionale o una rimozione intenzionale della storia, una vera e propria falsificazione storiografica che neppure in Unione Sovietica…? Noi domani ci saremo, perché ci pare giusto così”.

C.S.

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