22 Dicembre 2024 23:56

22 Dicembre 2024 23:56

Mendatica: a Valcona un punto di sosta per rilanciare la rete escursionistica del comprensorio di Monesi. “Per una rinnovata alleanza con la montagna”/ Il progetto

In breve: La nota stampa del Sindaco di Mendatica 


Piero Pelassa.

Un punto sosta/ristoro a servizio della rete escursionistica del comprensorio montano di Monesi.

L’area di intervento è situata nel Comune di Mendatica, a quota 1445 s.l.m., nella frazione di Valcona Soprana: il nucleo agro-pastorale fa parte, insieme a Monesi, Valcona Sottana, le Salse, dei pascoli di alta montagna in cui, storicamente, in primavera, venivano portate le greggi per trascorrervi l’estate fino a fine settembre.

Mendatica: Reinterpretare per Rigenerare il Territorio

La nota stampa del Sindaco di Mendatica 


Piero Pelassa.

“Valcona Soprana, immersa nel Bosco delle Navette – area SIC Ligure/ Piemontese -, si colloca in modo strategico lungo il percorso storico che unisce il comprensorio di Monesi con Briga Alta (CN), Upega (CN) e il tracciato della Monesi-Limone: una via utilizzata per lo sci di fondo, lo sci alpinismo, il trekking, la mtb e le ciaspole: una risorsa turistica, ambientale e sociale fondamentale per l’intero Territorio che, grazie alle strategie di rigenerazione pianificate dalla Regione Liguria e dagli Enti locali, guarda verso un turismo innovativo, “slow”, sostenibile e solidale.



Il progetto dell’ing. arch. Andrea Barla – con l’ing. Francesco Castelli, l’arch. Andrè Clos, il geol. Giorgio Ligorini e il perito Marco Canepa – prevede un intervento di adeguamento tecnico-funzionale di un fabbricato Rurale Agricolo con la finalità di realizzare un Punto Sosta/Ristoro ad elevata efficienza energetica e seduzione architettonica a servizio della Rete Escursionistica del Comprensorio Montano di Monesi.

Attraverso la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, nel rispetto della tradizione costruttiva del luogo, permette il riuso della “parte materiale” della civiltà delle malghe e riattiva un processo virtuoso, consapevole e sostenibili di nuova ”abitabilità” del territorio.



L’edificio, dal punto di vista turistico rappresenta un punto di appoggio e di partenza per escursionisti lungo l’intero periodo dell’anno; dal punto di vista energetico è in grado di soddisfare l’80% del fabbisogno per riscaldamento, acqua calda idrico-sanitaria, ventilazione e illuminazione mediante energia rinnovabile; dal punto di vista sociale è una struttura accessibile a persone con ridotte o impedite capacità motorie, unica nel comprensorio di Monesi; dal punto di vista economico offre nuovi posti di lavoro stabili, soprattutto per giovani come contrasto all’esodo demografico.



La sfida è quella di favorire il ritorno alla vita in montagna attraverso l’insediamento in loco di un’attività produttiva economicamente sostenibile: l’intervento vuole essere il primo tassello alla base di un processo virtuoso di rigenerazione che intreccia qualità architettonica, innovazione culturale e rinascita sociale ed economica.

Il punto sosta/ristoro è un alleato silenzioso e neutrale la cui presenza dà nuova vita ad un” passato” altrimenti destinato alla perdita e all’oblio e offre l’opportunità per uno sviluppo sociale culturale di tipo contemporaneo.

Il progetto di riqualificazione fisica diventa occasione di riconquista e riappropriazione di un luogo, riassegnando un’identità concreta e riconoscibile al territorio alpino.



Attraverso la riattivazione del sistema produttivo e dell’economia agro-pastorale e di accoglienza, è possibile realizzare “un luogo che si rigenera attraverso una rinnovata alleanza con la montagna”. 

Noi crediamo profondamente in questi principi, amiamo questo territorio e pertanto ringraziamo la Regione Liguria e l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola per aver creduto fortemente in questo progetto aiutandoci alla sua realizzazione con un finanziamento di euro 248.799,97″. 

 

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