21 Dicembre 2024 18:17

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Imperia: addio al giornalista Aldo Garzia, storica firma de “Il Manifesto”/Il ricordo

In breve: Imperia piange la scomparsa di Aldo Garzia, giornalista, saggista, scrittore, storica firma de "Il Manifesto".

Imperia piange la scomparsa di Aldo Garzia, giornalista, saggista, scrittore, storica firma de “Il Manifesto“.

Imperia: addio al giornalista Aldo Garzia

Colpito da un ictus un settimana fa, Garzia si è spento dall’età di 68 anni. Legato profondamente alle figure intellettuali e politiche di Lucio Magri e Pietro Ingrao, per “Il Manifesto” ha seguito per oltre 20 anni, nella redazione esteri, le crisi internazionali. Lo stesso ha fatto come giornalistaparlamentare, occupandosi delle principali crisi politiche italiane dell’ultimo ventennio.

Il ricordo de Il Manifesto

“Ha collaborato fino all’ultimo sulle nostre pagine: soltanto 9 giorni fa, ci ha inviato un prezioso articolo che, di fronte alla tragedia della guerra in Ucraina, rifletteva sulla figura di Willy Brandt e sulla sua dimenticata Ostpolitik. Giornalista, saggista e scrittore aveva una profonda sensibilità e una competenza inusitata. Saggio e insieme passionale, allegro e raffinato, questo era il suo stile. Che gli permetteva di sconfinare, come ha fatto con libri di rara intensità e originalità, dalla musica di Gino Paoli a Ingmar Bergman, da Che Guevara a Olof Palme, dall’amata Cuba al socialismo di Zapatero. Aveva lavorato nelle redazioni di ‘Pace e guerra‘ e poi aveva diretto le riviste ‘Aprile’ e ‘Palomar‘. Il nostro pensiero va alle sorelle Maurizia, Giovanna e Dora che abbracciamo, e a tutti/e quelli/e che gli hanno voluto bene. Già ci mancano i suoi consigli sempre azzeccati. Perdiamo con dolore non solo un prezioso collaboratore, ma un amico e un compagno con il quale abbiamo cominciato l’impervio percorso che si chiama ancora il manifesto”.

Il ricordo di Carla Nattero

“La tua mancanza, Aldo, è un grande dolore. Ci conosciamo dalla giovinezza. Sei stato prima di tutto un giornalista del Manifesto e di tante altre imprese, poi uno saggista politico, un appassionato di cinema, di Cuba. Sempre intelligente e ironico. A noi delle retrovie provinciali portavi sempre notizie di tutte le varie espressioni della sinistra, a partire dal Pdup, che hanno costellato la nostra vita. Lo facevi in quel tuo modo apparentemente disincantato ma in fondo mitico. Tra le macerie che la nostra generazione ha ben conosciuto tu hai mantenuto un filo rosso, che teneva insieme Bergman e Magri, e lo hai dipanato fino in fondo”.

Per l’ultimo saluto ad Aldo Garzia, oggi, 11 aprile, la camera ardente dall’Ospedale San Camillo di Roma, tra le 8 e le 11.40.

 

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