E’ fissata per il prossimo 20 maggio, davanti al Gup Massimiliano Botti, l’udienza preliminare relativa all’inchiesta sulla Clinica Sant’Anna, condotta dalla Guardia di Finanza, che vede in totale sei indagati (uno dei quali successivamente deceduto) con le accuse di truffa e peculato. Nel mirino presunti esami e trasporti di degenti della struttura privata addebitati al Servizio sanitario nazionale per un danno, per Asl e Regione Liguria, calcolato in circa 260 mila euro,
Imperia: inchiesta Clinica Sant’Anna, ecco le accuse
Il Pubblico Ministero Luca Scorza Azzarà ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati Giandomenico Poggi (direttore del Laboratorio Analisi dell’ospedale di Imperia), difeso dagli avvocati Simona Costantini e Massimo Dalla Libera, Gianluca Garello (capo tecnico della ASL 1 Imperiese presso l’ospedale di Imperia), difeso dall’avvocato Erminio Annoni, Stefano Ferlito (direttore del Dipartimento Emergenza e Accettazione della ASL 1 Imperiese), difeso dall’avvocato Alessandro Gallese, Roberto Tribuno (legale rappresentante della clinica privata Sant’Anna), difeso dall’avvocato Enrico Panero, Lorenzo Anfossi (ex responsabile Ufficio Personale ASL 1 Imperiese, consulente per le relazioni con le Pubbliche Amministrazioni della clinica privata Sant’Anna), difeso dall’avvocato Alessandro Sindoni e Maria Paola Maraone (ex direttrice Clinica Privata Sant’Anna), nel frattempo deceduta.
Il 20 maggio è in programma la prima udienza dopo svariati rinvii per difetti di notifica.
Le accuse
Truffa (anni 2012-2017)
Tribuno, Maraone, Anfossi, Poggi, Garello
“Artifici e raggiri consistiti nell’effettuare gli esami di laboratorio relativi a degenti della clinica privata Sant’Anna senza alcuna richiesta del medico curante (tramite apposita ‘ricetta rossa) e nel far registrare i campioni da analizzare provenienti dalla clinica privata sant’Anna mediante codici corrispondenti a reparti interni dell’ospedale di Imperia.
Inducendo in errore la ASL 1 Imperiese, operavano in modo che presso il Laboratorio Analisi dell’ospedale di Imperia venissero effettuati esami di laboratorio relativi a degenti della citata struttura privata ponendo il costo di tali prestazioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale, in assenza dei presupposti di legge nonché di qualsiasi convenzione al riguardo tra l’Ente Pubblico e la struttura privata, in tal modo procurando alla citata clinica privata un ingiusto profitto di 195.291 euro con pari danno per la ASL 1 Imperiese e, di conseguenza, per la Regione Liguria”.
Peculato (2012-2017)
Tribuno, Anfossi, Poggi, Garello
“In assenza di qualsiasi convenzione al riguardo tra l’EntePubblico e la struttura privata, attraverso il meccanismo di far registrare i campioni da analizzare provenienti dalla clinica privata Sant’Anna mediante codici corrispondenti a reparti interni dell’ospedale di Imperia, ottenevano il risultato di utilizzare abitualmente strumentazione, apparecchiature e materiali del Laboratorio Analisi dell’ospedale di Imperia per effettuare esami di laboratorio relativi a degenti della struttura privata facendone ricadere i relativi costi sul Sistema Sanitario Nazionale”.
Truffa (2012 al 23.11.2017)
Tribuno, Anfossi, Ferlito
“Artifici e raggiri consistiti nel far richiedere i trasporti tramite ambulanza di degenti della clinica privata Sant’Anna, da trasferire temporaneamente in strutture pubbliche per l’effettuazione di visite specialistiche o indagini cliniche ovvero da trasferire al domicilio a seguito di dimissione dalla struttura privata, mediante moduli recanti l’intestazione ASL 1 Imperiese – riservati alle richieste riguardanti ricoverati in strutture pubbliche – anziché tramite richiesta redatta su apposita ‘ricetta rossa’, con specificazione della assoluta non deambulanza del beneficiario, da sottoporre alla preventiva autorizzazione del medico competente della ASL del Distretto Socio Sanitario di riferimento.
Così inducendo in errore la ASL 1 Imperiese, operavano in modo che i trasporti tramite ambulanza di degenti della clinica privata Sant’Anna venissero effettuati facendoli figurare come trasporti di ricoverati in strutture sanitarie pubbliche così ponendo il costo di tali prestazioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale, in assenza dei presupposti di legge nonché di qualsiasi convenzione al riguardo tra l’Ente Pubblico e la struttura privata, in tal modo procurando alla citata clinica privata un ingiusto profitto di 65.038,40 euro con pari danno per la ASL 1 Imperiese e, di conseguenza, per la Regione Liguria”.