Rivieracqua torna in Tribunale domani. L’appuntamento con i giudici è per la presentazione di un Piano di ristrutturazione, che deve prevedere la copertura dei debiti della società pubblica, anche con l’ingresso di un socio privato, come approvato dall’Assemblea dei sindaci.
Dall’approvazione e applicazione concreta del Piano dipende il futuro di molte imprese creditrici
Un passaggio fondamentale per il futuro del gestore unico dell’Ambito idrico imperiese e andorese, che viene comunque vissuto con non poca preoccupazione dalle tante aziende del territorio che hanno lavorato e continuano a lavorare per Rivieracqua e che vantano crediti importanti, in alcuni casi tali da rischiare di compromettere il futuro delle stesse imprese.
Scrive in una nota Ance Imperia, l’Associazione nazionale dei Costruttori edili, che rappresenta la maggior parte delle imprese coinvolte: “Forte la preoccupazione delle imprese creditrici che, con impegno e grande sacrifico, hanno fatto per anni da finanziatori alla Società, per garantirne la sopravvivenza. Più volte è stato manifestato il grido d’allarme dalle Imprese di Ance Imperia, per evidenziare la grave situazione dei crediti vantati nei confronti della Società Rivieracqua Scpa.
Ance: “Rivieracqua mantenga impegni per risanare i debiti”
Ance Imperia attende fiduciosa un piano di ristrutturazione che, nella massima chiarezza e trasparenza, sia in grado di garantire il giusto e necessario riconoscimento a chi si è speso e continua a spendersi per il territorio, sia attraverso lo svolgimento dei lavori sia nell’attesa del loro compenso.
Ci si augura che gli organi di governo della società, a seguito del mancato concordato, mantengano le assicurazioni più volte fatte ai creditori in merito ad un piano industriale e finanziario che garantisca il risanamento dell’esposizione debitoria della Società con l’integrale soddisfacimento dei creditori“.