SANREMO-Questa mattina un detenuto italiano, recluso presso la Casa circondariale di San Remo, durante una normale operazione di servizio, ha aggredito un agente penitenziario colpendolo con un pugno all’orecchio. Cercando di impossessarsi di un manico di scopa ha tentato di aggredire anche gli altri agenti che sono intervenuti e che hanno prontamente contenuto le escandescenze del detenuto.
A darne notizia è la segreteria regionale del SAPPe che fa presente il costante pericolo aggressione a cui sono sottoposti i nostri poliziotti – Auspico una pronta guarigione al collega ferito – commenta il segretario LORENZO – e on oso immaginare cosa sarebbe potuto succedere se il collega aggredito fosse stato da solo, quindi ideterminante è stato l’intervento degli altri colleghi presenti nei pressi dell’aggressione.
Ricordo che il poliziotto penitenziario il più delle volte è solo a controllare più piani detentivi, così come i cortili passeggi dove, specialmente in estate, sono presenti dai 30 ai 50 detenuti o il controllo delle sale colloquio. Siamo contrari al progetto chiamato “sorveglianza dinamica” ossia la presenza del poliziotto in postazione tra i detenuti lasciati liberi dalle loro celle.
Riteniamo utile sensibilizzare l’Amministrazione sul rispetto delle norme sulla prevenzione e sicurezza a tutela del personale, prima ancora di attuare quei progetti che aumentano i pericoli per gli operatori di Polizia Penitenziaria. – continua il SAPPe – oggi i detenuti presenti a San remo sono 218 (112 italiani e 106 stranieri) numeri che si allontano da quelli a cui si era abituati nei mesi scorsi quando si sono toccate anche le 300 unità, ma come stiamo registrando in diversi istituti della Regione, gli eventi critici si verificano sempre con frequenza. La Polizia Penitenziaria a San Remo è carente di 74 poliziotti.