23 Novembre 2024 05:26

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23 Novembre 2024 05:26

Imperia: Ucraina, non si ferma la solidarietà al circolo di Caramagna. “Riparte la raccolta di cibo e medicine da inviare a chi è sotto le bombe, aiutateci” / Foto e video

In breve: Il punto di raccolta, in via Caramagna 112, è aperto dal lunedì al sabato dalle 11 alle 12.30 e dalle 16 alle 17.

Riprende oggi, a Caramagna, la raccolta di medicine, cibo e materiale di prima necessità da inviare in Ucraina a coloro che, ogni giorno da ormai quasi due mesi, sono martoriati dalla guerra.

A portare avanti l’iniziativa è il Circolo Amici di Caramagna, nato nel 2011 come circolo ricreativo per i pensionati del borgo, dimostrandosi nel tempo sempre pronto ad aiutare coloro che si trovano in difficoltà. Quest’anno i membri del circolo hanno accolto l’appello del dottor Antonello Martini di San Bartolomeo che, fin dallo scoppio del conflitto, si è attivato per sostenere il popolo ucraino.

Già a marzo, il circolo aveva raccolto, grazie alla generosità di tanti cittadini, tonnellate di materiale, già spedite con successo verso le zone di guerra.

Il punto di raccolta, in via Caramagna 112, è aperto dal lunedì al sabato dalle 11 alle 12.30 e dalle 16 alle 17, salvo altri orari in cui vi sia la presenza dei volontari per inscatolare il materiale. Al momento non si accettano indumenti o coperte, in quanto non necessari. Servono sopratutto medicine, pasta, barattoli di legumi e conserve, generi a lunga conservazione, omogeneizzati.

Imperia: non si ferma la solidarietà al circolo di Caramagna

“La guerra non finisce, peggioraspiega Vittorio Chisci – Tutti i giorni sentiamo di bombardamenti, gente trucidata, uccisa, una cosa veramente che colpisce il cuore.

Abbiamo avuto richieste di riaprire questa raccolta per mandare su in Ucraina generi di prima necessità. Siamo stanchi, ma siamo di nuovo pronti.

I nostri giorni di raccolta sono dal lunedì al sabato, dalle 11 alle 12.30 e dalle 16 alle ore 17.

Raccogliamo cibi a lunga conservazione, pasta, riso, omogenizzati, cibi in scatola. Li manderemo su in Ucraina attraverso la catena di mezzi che ha a disposizione il dottor. Martini Antonello. Siamo una sezione distaccata”.

“Le cose più urgentiaggiunge Teresa Ranise – sono medicinali, antibiotici, visto che stanno bombardando quasi tutti gli ospedali e non rimane nulla a questa povera gente, e poi cibo per i bambini, che hanno necessità di omogenizzati, latte in polvere. Questa popolazione è proprio allo sbando.

Potrebbe servire anche qualcosa per gli animali che la gente ha lassù. Non avendo cibo, non possono darlo agli animali.

La solidarietà degli imperiesi è stata enorme, bravissimi. Ringraziamo già tutte le persone che ci aiuteranno.

La beneficenza verso tutti è ottima. Bisogna rimarcare che per quelli che scappano da lassù e che non hanno più nulla, cominciano a scarseggiare le assistenze. Tutti manderanno roba, però questa gente non ha più niente, tante volte anche le colonne di aiuti vengono bombardate”.

È molto più utile per il momento aiutare mandando lassù la roba, che aiutare gli Ucraini in Italia, che sono assistiti. Lassù sono sotto le bombe tutti i giorni”.

“Abbiamo anche dei centri per la raccolta di offerteconclude Roberto Vassallo – Uno è il tabacchino di Caramagna e il Bar Niki di via Cascione. Servono anche per pagare la benzina ai tir che vanno su”.

 

 

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