La Tari, la tassa sui rifiuti, è destinata ad aumentare ancora. La conferma è arrivata nei giorni scorsi, in Commissione Consiliare, dall’assessore Fabrizia Giribaldi.
Imperia: Tari, nuovi aumenti per le utenze domestiche
In Commissione l’assessore ha annunciato un “piccolo adeguamento” per le utenze domestiche (il Sindaco Claudio Scajola lo aveva escluso nel luglio 2021) che dovrà ora passare al vaglio del consiglio comunale convocato per il prossimo 29 aprile. Per quanto riguarda, invece, le utenze non domestiche non sarebbero previsti aumenti, ma, al contrario “riduzioni tariffarie”.
Il costo del servizio per il 2022 sarà pari a 13.035.340 euro, per il 2023 (anno delle elezioni) 12.319.736, per il 2024 13.299.690 e per il 2025 13.150.458. Un aumento considerevole dei costi rispetto al 2019 e all’epoca pre raccolta porta a porta (con un importante e decisivo incremento, però, della percentuale di raccolta differenziata, con cancellazione delle penali per il mancato raggiungimento del 68%). Nel 2019, infatti, il costo del servizio era pari a 11.491.545 euro, passato nel 2020 a 12.463.733 euro e nel 2021 a 13 milione e 300 mila euro.
L’aumento del costo del servizio nel 2022, dovuto anche alla crescita dei costi di smaltimento in discarica (per via della saturazione di Collette Ozotto e del trasferimento dei rifiuti nel savonese) sarebbe stato contenuto, ha spiegato l’assessore Giribaldi in Commissione, per effetto del recupero crediti per le utenze mai dichiarate e per le dichiarazioni errate delle misure di superficie.