Ennesimo colpo di scena nell’ambito dell’appalto sulla raccolta rifiuti in capo alla Tradeco. Il Comune di Riva Ligure, infatti, su proposta del Sindaco Giorgio Giuffra per la prima volta ha preso in considerazione in un atto ufficiale la rescissione del contratto con la società pugliese di Altamura e la richiesta di risarcimento danni, sia nei confronti della Tradeco che del Comune di Imperia, in quanto entrambi i soggetti gravemente inadempienti. Nel corso del consiglio comunale tenutosi nel pomeriggio, l’assise ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno sul servizio di igiene ambientale, che in uno dei quattro punti, richiede al Comune di Imperia di “di verificare attraverso un incarico di consulenza legale se possano sussistere le eventuali condizioni per il recesso unilaterale dalla convenzione in essere e dal contratto d’appalto per gravi inadempienze del Comune capofila e dell’appaltatore con riserva di ogni azione per il danno d’immagine arrecato all’Ente ed alla cittadinanza intera, che si rispecchia e riconosce nell’Ente”.
IL TESTO DELLA DELIBERA DI CONSIGLIO
IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA
1) Di richiamare il Comune di Imperia agli adempimenti previsti nella convenzione, per i quali ha ricevuto mandato da tutti gli Enti aderenti al SIA, considerato che la convenzione approvata con proprio atto n.22 del 26/7/11, prevede in capo al Comune Capofila:
– una delega di funzioni relativamente, tra l’altro, alla determinazione del modello di gestione del servizio (art.2 comma 1)
– il conferimento al Comune Capofila del compito di svolgere il controllo sul servizio reso dall’appaltatore e piu’ in generale di gestire l’esecuzione del contratto d’appalto (art. 2 comma 3)
– il conferimento al Comune Capofila del compito di gestire l’eventuale contenzioso con l’appaltatore (art. 2 comma 4)
2) Di provvedere all’adozione di ogni misura atta a salvaguardare in primo luogo l‘igiene pubblica e la salute dei cittadini ed in secondo luogo il decoro e l’immagine dell’Ente, gravemente danneggiati da una del tutto insufficiente gestione del servizio;
3) Di dare atto che ogni azione dovra’ essere tesa in primo luogo alla tutela dei lavoratori impiegati nell’appalto anche attraverso il pagamento delle retribuzioni in via sostitutiva da parte dell’Ente;
4) Di verificare attraverso un incarico di consulenza legale se possano sussistere le eventuali condizioni per il recesso unilaterale dalla convenzione in essere e dal contratto d’appalto per gravi inadempienze del Comune capofila e dell’appaltatore con riserva di ogni azione per il danno d’immagine arrecato all’Ente ed alla cittadinanza intera, che si rispecchia e riconosce nell’Ente.