Questa mattina è stata inaugurata la targa con cui viene intitolato al fondatore della società di pallamano imperiese, padre Chiaffredo Peyrona, il nuovo parco giochi a fianco del sottopasso della ferrovia, tra il supermercato e la rotonda dell’autostrada.
Sono intervenuti, fra gli altri, alla cerimonia il presidente del Consiglio comunale e presidente del Circolo Castelvecchio, Pino Camiolo, l’assessore Laura Gandolfo e il presidente della Pallamano San Camillo, Giovanni Martini.
Camiolo: “Padre Peyrona ha fatto tanto per Imperia”
Sottolinea Pino Camiolo: “Padre Peyrona ha fatto molto per Imperia ed era molto legato a Imperia, tanto è vero che, quando fu trasferito a Torino, ogni fine settimana tornava. Aveva un debole per la nostra città, cui era molto legato. Grazie a Padre Peyrona intere generazioni di imperiesi sono cresciute bene. Io stesso ho giocato nella pallamano quando Padre Peyrona era allenatore. Era un uomo che metteva passione in tutto quello che faceva. Ha fondato l’Avo, i volontari ospedalieri, è stato cappellano all’ospedale di Imperia e ha fatto tanto bene a questo territorio e il fatto che gli dedichiamo questo parco credo sia meritato in tutti i sensi. Padre Peyrona per Imperia ha fatto tanto e in minima parte vorremmo restituirgli ciò che ha fatto per noi”.
Laura Gandolfo: “Figura importantissima per il rione di Castelvecchio”
Dice Laura Gandolfo: “E’ una figura importantissima, soprattutto per il rione di Castelvecchio e questa iniziativa è partita proprio da qui, con in testa Franco Gorlero, fondatore degli arcieri, insieme a Padre Peyrona. L’Amministrazione ha accolto con estremo favore questa iniziativa, così come la Commissione toponomastica, che ha deciso di intitolargli questo parco, che ora porta il suo nome. Dopo tanta pioggia ora c’è un raggio di sole, qualcosa vorrà dire“.
Gianni Martini: “Portiamo avanti quello che ci ha lasciato”
Sottolinea Gianni Martini: “Noi portiamo avanti quello che Padre Peyrona ci ha dato come dote. Con la pallamano riusiamo a portare avanti i suoi obbiettivi. Ci ha lasciato un impianto sportivo eccezionale e quindi il ricordo in noi è sempre vivo, specialmente nei più vecchi”.