“25 aprile anche per l’Ucraina”. Questo il messaggio che Gian Piero Buscaglia, del GRAF (Gruppo Radicale Adele Faccio), ha esposto sui cartelli “sandwich” durante la celebrazione della Festa della Liberazione in piazza della Vittoria.
L’iniziativa inizialmente aveva messo in allarme le forze militari presenti che si sono avvicinati a Gian Piero Buscaglia per capire lo scopo del gesto, ma il clima è rimasto pacifico.
Imperia: le dichiarazioni di Gian Piero Buscaglia (Radicali)
“Giuro che non ero venuto a fare il monello o per fare i dispetti al vicesindaco, ma ero venuto per esibire questa iniziativa dei Radicali, ’25 aprile anche per l’Ucraina’, paragonando giustamente la Resistenza nostra a quella dell’Ucraina, entrambe combattute contro l’invasore. Inoltre, avevo portato la bandiera di Giustizia e Libertà e della Nato (quella dell’Europa è implicita). Anche quella NATO perchè, pur essendo un’alleanza militare e pur essendo i Radicali notoriamente non violenti, di fatto, se l’ONU conta poco, purtroppo l’unico ombrello che possa difendere dagli assolutismi è la Nato, di cui si fidava perfino Enrico Berlinguer, nella NATO vogliono entrare anche i paesi baltici, come Svezia e Finlandia. Questo è un effetto non voluto dell’aggressione dei putiniani all’Ucraina.
Carabinieri e poliziotti si sono spaventati pensando che volessi fare chissà che cosa. L’unico difetto è che avevo la bandiera biforcuta anche dei Radicali, ma semplicemente perchè era rimasta dalla volta precedente non intendevo fare nulla.
Lo scopo era quello di farsi notare ma non fino al punto di rappresentare un pericolo nè per le istituzioni nè per le autorità, nè per le forze dell’ordine”.