“E’ un misura eccessiva, un abuso di potere, e la contesteremo presso la Prefettura. Siamo davvero amareggiati”. Così, a ImperiaPost, Massimo Damonte, uno dei titolari del Bar Cicò, chiuso per cinque giorni dalla Polizia dopo un controllo sul rispetto delle normative anti-covid, segnatamente green pass e mascherine.
Imperia: chiusura bar Cicò, l’amarezza del titolare
“Ieri mattina sono venuti cinque funzionari di Polizia per il controllo – racconta – Onestamente mi sembravano prevenuti, ancora prima di accertare eventuali irregolarità. All’interno del locale hanno trovato una ragazzina, seduta al tavolo con altri coetanei, con il green pass scaduto da due giorni. Poi si sono diretti verso il banco, contestando a due dipendenti lo scorretto uso della mascherina, leggermente abbassata. A quel punto gli animi si sono surriscaldati.
Lo ritengo un abuso di potere, una misura eccessiva considerando che dal 1° maggio decadranno le norme su mascherine e green pass. Ci hanno fatto 4 verbali, un vero e proprio accanimento.
Contesteremo i verbali presso la Prefettura, ma non ci fermeremo. Vogliamo anche rifarci dei danni che abbiamo subito e subiremo per questa chiusura. Oggi avevamo un sacco di prenotazioni per gli aperitivi. E’ un’ingiustizia”.
