“Nella vita bisogna sempre lottare. È dura, ma alla fine si ottiene la giustizia”. Queste le parole della titolare del Vivaio “Il Roseto”, Sabrina Patrucco, a pochi minuti dalla sentenza di assoluzione, pronunciata dalla giudice monocratica Francesca Minieri (PM Barbara Bresci), nell’ambito del processo che la vedeva sul banco degli imputati con l’accusa di lottizzazione abusiva per mezzo di opere.
Assolti anche i co-imputati Sergio Patrucco e Gabriella Glorio.
Diano Castello: accusata di lottizzazione abusiva al Vivaio “Il Roseto”, assolta la titolare Sabrina Patrucco
I fatti risalgono al 2018 quando la struttura “Il Roseto” era stata posta sotto sequestro a seguito di un blitz interforze messo in atto nell’area camper da Guardia di Finanza, Carabinieri Forestali e Polizia Municipale, in quanto era stato riscontrato un esercizio di attività ricettiva in una zona destinata a terreno agricolo.
La titolare Sabrina Patrucco e gli altri due imputati erano successivamente finiti a processo con l‘accusa di lottizzazione abusiva per mezzo di opere sul terreno.
Il PM Bresci, nel corso dell’udienza odierna, al termine della propria requisitoria, aveva chiesto la condanna per Sabrina Patrucco a 9 mesi di arresto e 94 mila euro di ammenda e per Sergio Patrucco e Gabriella Glorio a 6 mesi di arresto e 63 mila euro di ammenda.
“Dagli accertamenti – aveva spiegato il PM – è stato riscontrato l’esercizio di una struttura ricettiva in una zona agricola. La pratica di richiesta del permesso di costruire il campeggio non è mai stata integrata e conclusa e il permesso non è mai stato rilasciato. C’erano piazzole attrezzate di tutti i servizi necessari. Tutti gli imputati hanno collaborato ai fatti. Tenuto conto che nell’ultimo periodo, dal 2016 in avanti, le decisioni hanno fatto capo prevalentemente a Sabrina Patrucco, chiedo una pena leggermente più grave rispetto agli altri due”.
Gli avvocati della difesa Roberto Trevia e Ambrogio Viale avevano invece chiesto l’assoluzione per tutti e tre gli imputati.
“Le opere a cui fa riferimento il capo di imputazione risalgono a molti anni prima rispetto ai fatti del processo. Un punto importante è che il terreno, dopo il dissequestro, è stato ripristinato all’originario stato dei luoghi, quindi non c’è stata una trasformazione irreversibile. Vi è stato un mutamento parziale della destinazione d’uso e questi interventi non hanno compromesso dello stato del territorio. Questo è un elemento di grande rilevanza, così come il fatto che il Comune di Diano Castello, il prossimo mese, dovrebbe concedere una sanatoria con il parere favorevole della Regione, poichè l’attività non ha motivo di pregiudizio del terreno ma, anzi, è valutata positivamente”.
Dopo la pronuncia della sentenza di assoluzione per tutti e tre gli imputati, l’avvocato Trevia ha dichiarato a ImperiaPost: “Siamo soddisfatti dell’esito del processo, i miei assistiti hanno sofferto tanto per la vicenda. La giudice ha rilevato tutte le criticità e ha optato per l’assoluzione“.
“La giustizia vince sempre – ha dichiarato commossa a ImperiaPost la titolare Sabrina Patrucco dopo la sentenza – La nostra vita in questi anni si è bloccata. Sono stati anni duri che non auguro a nessuno, neanche ai miei peggior nemici. Ora continuiamo l’attività con la nostra azienda agricola, avviata nel 1946. Il Comune ha approvato la variante di destinazione d’uso e faremo un campeggio con 160 piazzole.
Nella vita bisogna sempre lottare, è difficile ma alla fine si ottiene la giustizia. La famiglia mi ha sempre aiutato, è la mia forza”.