È approdato questa mattina al Tribunale del Riesame a Imperia, il caso del “New Vogue”, il motor yacht che, lo scorso 1 aprile, presso l’approdo turistico di Imperia-Porto Maurizio, è stato posto sotto sequestro dall’Ufficio delle Dogane di Imperia e la Capitaneria di Porto di Imperia.
Oggi i legali del “New Vogue”, avvocati Mauro Anetrini del foro di Torino e Alessandro Astengo del foro di Genova, hanno presentato la richiesta di dissequestro dell’imbarcazione.
Il Pubblico Ministero Salvatore Salemi ha invece chiesto la conferma del sequestro.
Imperia: motor yacht “New Vogue”, legali chiedono il dissequestro
In particolare, il dissequestro è stato richiesto per la non applicabilità, secondo la difesa, del Decreto Legislativo 231/2001 sulla responsabilità penale delle imprese.
I legali hanno precisato che “lo yacht è battente bandiera delle Isole Vergini e di proprietà ucraina, non russa come erroneamente riportato nella nota stampa inviata alle redazione dalla Guardia Costiera e dall’Agenzia delle Dogane. Si tratta di una questione molto tecnica. L’orientamento della Corte di Giustizia dell’unione Europea afferma che l’Iva è un tributo interno e non un’imposta doganale. Quindi, rende inapplicabile la norma utilizzata dalla Procura per disporre il sequestro”.