24 Novembre 2024 04:47

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24 Novembre 2024 04:47

Imperia: case “fantasma” per le vacanze estive, 27enne a processo per truffa. “Io e i miei amici abbiamo perso 600 euro”/La storia

In breve: Secondo l'accusa il 27enne avrebbe truffato alcune giovani comitive di viaggiatori affitando case "fantasma" per le vacanze estive in località turistiche quali Riccione e Gallipoli.

Avrebbe truffato alcune giovani comitive di viaggiatori affitando case “fantasma” per le vacanze estive in località turistiche quali Riccione e Gallipoli. Per questo un 26enne di Reggio Calabria, difeso dall’avvocato Fabrizio Cravero del foro di Imperia, è finito a processo in Tribunale a Imperia con l’accusa di truffa.

Imperia: case “fantasma”, 27enne a processo per truffa

Nel corso dell’udienza davanti al giudice monocratico Antonio Romano è stata sentita una delle vittime, di Imperia, delle truffe che, secondo l’accusa, avrebbero fruttato all’imputato svariate migliaia di euro.

“Sono stata truffata a Riccione, dove dovevo andare in vacanza – ha raccontato – Insieme ad alcuni amici avevamo trovato una casa a Riccione tramite il sito di annunci online subito.it. Eravamo otto in totale ed ero l’unica maggiorenne, per questo mi sono occupata io di accordarmi per l’affitto della casa. Ho contattato la persona che aveva pubblicato l’annuncio via mail. Mi ha mandato le foto della casa e, visto che avevo alcuni amici a Riccione, ho chiesto qualche delucidazione. Come già confermato dalle immagini, la casa esisteva. 

Mi ha lasciato anche il numero di telefono, dicendo di chiamare il giorno prima dell’arrivo a Riccione per accordarsi per la consegna delle chiavi. Quando ho telefonato ha risposto un uomo che poi mi ha passato il figlio (poi identificato nell’ordierno imputato, ndr). Eravamo rimasti che ci saremmo sentiti il giorno prima della partenza e ci eravamo accordati per il pagamento di un caparra pari a 600 euro, la metà del totale pattuito per l’affitto. Ricordo di aver pagato tramite bonifico, attraverso un iban che mi avevano lasciato.

Due giorni prima della partenza ho iniziato a chiamare, ma il telefono era sempre staccato. Abbiamo deciso comunque di partire, ma quando siamo arrivati non c’era nessuno ad aspettare. Abbiamo trovato l’appartamento che avevamo preso in affitto ma era abitato da altre persone. Ricordo di aver parlato con gli inquilini che mi dissero che non eravamo la prima compagnia di giovani ad essere stata truffata. 

Non ho mai più chiamato e una volta rientrati dalla vacanza, proseguita dopo aver trovato un’altra sistemazione, ho sporto denuncia. I soldi? Non mi sono mai stati restituiti”.

 

 

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