Avrebbe minacciato e molestato il marito e la nuova compagna costringedoli a cambiare le proprie abitudini di vita, causandogli un perdurato e grave stato di ansia e generando il timore per la propria incolumità. Con queste accuse una 63enne, difesa dall’avvocato Loredana Modaffari, è finita a processo con l’accusa di stalking. Le due parti offese, il marito (ormai ex) e la nuova compagna, si sono costituite parti civili rappresentate dall’avvocato Sabrina Tallone.
Imperia: stalking, 63enne a processo. Vittime il marito e la sua compagna
Secondo l’accusa la 63enne dopo che il marito le aveva comunicato la propria volontà di separarsi, avrebbe iniziato a molestarlo.
In particolare gli avrebbe sottratto le chiavi della casa coniugale, impedendogli di farvi rientro, lo avrebbe minacciato in più occasioni (“ti faccio accoltellare”, “ti brucio il locale”, “ti ammazzo“), gli avrebbe cancellato alcune mail di lavoro accedendo abusivamente alla casella di posta elettronica, lo avrebbe aggredito più volte con calci, pugni, schiaffi, graffi e lancio di oggetti, lo avrebbe insultato pubblicamente e pedinato in auto (mentre era insieme della nuova compagna).
Tra le contestazioni anche l’appropriazione indebita di mobili e elettrodomestici dalla casa coniugale e il danneggiamento di altrettanti oggetti di mobilio.
Per quanto concerne la nuova compagna del marito, l’avrebbe minacciata, aggredita e insultata pubblicamente in più occasioni.
In aula, davanti al giudice monocratico Antonio Romano, il Pubblico Ministero Francesca Buganè Pedretti ha chiesto per la 63enne una condanna a 1 anno e 6 mesi di carcere. L’udienza è stata rinviata al prossimo 23 maggio per l’arringa della difesa, eventuali repliche e sentenza.