24 Dicembre 2024 18:02

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Sgozzò la moglie e il cane: Fulvio Sartori condannato a 16 anni e 4 mesi di carcere. Riconosciuta la semi infermità mentale. “Non è il mostro che è stato dipinto”

In breve: L'efferato omidicio a Rocchetta Nervina lo scorso 19 aprile.

Sedici anni e quattro mesi di carcere. Questa la sentenza di condanna pronunciata pochi minuti fa dalla Corte d’Assise del Tribunale di Imperia, presieduta da Laura Russo (Francesca Minieri a latere) per Fulvio Sartori, 81 anni, accusato di omicidio volontario e animalicidio per aver ucciso la moglie, Tina Boero, e la cagnolina Luna, sgozzandole nella notte dello scorso 19 aprile 2021 nella propria abitazione di Rocchetta Nervina, nell’entroterra di Imperia.

Imperia: omicidio Rocchetta Nervina, condannato Fulvio Sartori

La Corte ha riconosciuto la seminfermità mentale e ha escluso le aggravanti della crudeltà, dei futili motivi e del rapporto coniugale.

La soddisfazione dell’avvocato difensore, Roberta Rosso

“Ne esce un ritratto del Sartori che è quello dell’impostazione della difesa, cioè di una persona malata, che ha commesso un gesto molto grave, provocando la morte della moglie. Tuttavia senza quella crudeltà, quel malanimo, che si legge nella ricostruzione del pubblico ministero. Siamo soddisfatti, perché questa sentenza rende giustizia non solo alla vittima, ma anche al povero signor Sartori che ha commesso sì un delitto, e lui stesso lo ammette, ma non è il mostro che è stato dipinto. Io sono il difensore, ho fatto il mio lavoro e sono soddisfatta perché è emerso il signor Sartori per quello che è. La sentenza, fermo restando che devo leggere le motivazioni, dipinge un ritratto di Sartori fedele a quello che è stata la sua vita. Un uomo che ha vissuto tutta la vita come un santo. Ha ammazzato la moglie, ma non è un diavolo”.

 

Parla l’avvocato dell’associazione animalista Anpana, Adriano Colombo

“Siamo soddisfatti perché è stata riconosciuta la penale responsabilità del Sartori per i fatti in causa. Non è stato riconosciuto alcun risarcimento, fermo restando che un eventuale risarcimento sarebbe stato esclusivamente utilizzato per scopi relativi agli animali, cure e acquisto di generi alimentari. La nostra associazione segue procedimenti in tutta Italia e vuole manifestare la propria presenza che riguardano l’uccisione o il maltrattamento di animali”.

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