8 Novembre 2024 10:19

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8 Novembre 2024 10:19

Imperia: accusati di aver raggirato ex direttore di banca, assolti due 80enni. “Il fatto non sussiste”/ La sentenza

In breve: Durante la scorsa udienza, al termine di una lunga requisitoria, il Pubblico Ministero Francesca Bugané Pedretti aveva chiesto la condanna a quattro anni di carcere per Gian Luigi Ranise e tre per Amalia Rossi.

Gian Luigi Ranise, 79 anni, e Amalia Rossi, 84 anni, assolti perchè “il fatto non sussiste”. Questa la sentenza, in Tribunale a Imperia, pronunciata dalla giudice monocratica Eleonora Billeri, nell’ambito del processo che vedeva imputati i due anziani, difesi dall’avvocato Bruno Di Giovanni, con l’accusa di circonvenzione di incapace ai danni dell’ex direttore di banca Giacomo Anfossi, morto nel 2019.

Imperia: circonvenzione di incapace, assolti i due imputati

Secondo l’accusa Ranise e Rossi, rispettivamente ex collega e badante dell’Anfossi, avrebbero circonvenuto e raggirato la vittima al fine di appropriarsi del suo ingente patrimonio, oltre 6 milioni di euro.

I due, in base alle contestazioni degli inquirenti, lo avrebbero isolato da parenti, amici e conoscenti, impedendo le visite, appendendo alla porta di ingresso un cartello con cui si vietavano colloqui non preannunciati e filtrando le telefonate. Successivamente avrebbero tentato con vari mezzi di spartirsi il denaro dell’Anfossi, facendo firmare alla vittima diversi assegni, poi rigettati dalla banca per difformità palese della firma di traenza, e inducendo l’anziano a sposare la badante, matrimonio bloccato dopo l’intervento della Procura.

Ranise e Rossi avrebbero anche fatto firmare all’ex direttore di banca due atti con cui potevano gestire il suo intero patrimonio e, alla sua morte, ereditare l’intero capitale immobiliare e mobiliare.

Durante la scorsa udienza, al termine di una lunga requisitoria, il Pubblico Ministero Francesca Bugané Pedretti aveva chiesto la condanna a quattro anni di carcere per Gian Luigi Ranise e tre per Amalia Rossi.

L’avvocato della difesa, Bruno Di Giovanni, aveva invece chiesto l’assoluzione per i suoi assistiti, assoluzione arrivata oggi con la sentenza della giudice monocratica Eleonora Billeri.

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