23 Dicembre 2024 05:14

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Taggia, “bomba day”: chiave a razzo e Swordfish, ecco come gli artificieri metteranno in sicurezza l’ordigno. “Operazioni svolte da remoto” / Foto e video

In breve: Una complessa operazione attraverso l'utilizzo di diversi macchinari e operazioni a distanza.

Una complessa operazione attraverso l’utilizzo di diversi macchinari e operazioni a distanza. È ciò che gli Artificieri dell’Esercito, 32⁰ Reggimento Genio Guastatori della Brigata Alpina Taurinense, metterà in atto domani, domenica 15 maggio, per mettere in sicurezza l’ordigno bellico ritrovato recentemente nel Torrente Argentina.

Per svolgere l’intervento in sicurezza, saranno evacuate più di 10 mila persone, con l’assistenza di 200 agenti e militari delle Forze dell’ordine, la Protezione Civile Liguria, l’Asl, la Croce Rossa e i volontari. Fra gli evacuati anche cento positivi al covid e gli ospiti di una RSA.

Taggia: chiave a razzo e Swordfish, ecco come gli artificieri metteranno in sicurezza la bomba

Serg. Maggiore Capo Giuseppe Trerotola

“Prima agiremo con la chiave a razzo per agire manualmente sulle spolette. Una volta che avremo stretto le ganasce e applicato le cartucce elettriche, posizioneremo con elastici e picchetto la chiave a razzo. A distanza poi effettueremo l’innesco delle cartucce che farà effettuare un giro completo della chiave a razzo, collegata a un elastico, avremo la separazione della spoletta e la bomba. La spoletta rimarrà bloccata in mezzo alle ganasce e sarà separata dal resto. Lo faremo sia anteriormente sia posteriormente.

Qualora non dovessimo riuscirci con la chiave a razzo, agiremo con un altro macchinario, che si chiama swordfish. Dopo che avremo individuato la parte più sottile della bomba con lo spessimetro, agiremo con questo macchinario, con acqua e sabbia a forte pressione, al taglio della bomba. Questo sistema andrà a girare attorno alla bomba che manovreremo a distanza.

Grazie al getto molto forte avremo il taglio sia dell’involucro sia del tritolo che è all’interno. Facendo ciò avremo separato la spoletta dal resto della bomba. A quel punto sarà in sicurezza. Poi la porteremo in una cava per la combustione e la distruzione completa.

Le spolette sono la parte sensibile della bomba che con una certa causa esterna possono provocare l’esplosione dell’ordigno. In questo caso, una volta che le avremo separate ciò non avverrà”.

Maggiore Elvio Pascale, responsabile operazioni di bonifica

“Tutti i nostri operatori saranno a una distanza di sicurezza. Tutte le operazioni saranno condotte da remoto. La camera di espansione, i cui i lavori sono iniziati già da martedì scorso, è importante perchè serve per ridurre e mitigare i rischi di un’esplosione. 

Gli operatori saranno a una distanza di sicurezza di 150 metri. Il nostro personale è formato grazie ai nostri corsi di formazione della nostra scuola del Genio, è in continuo addestramento e ha un bagaglio di esperienza dovuto alle missioni sul territorio internazionale.

Siamo quotidianamente impegnati sul territorio, in particolare nelle regioni Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. Nel corso dell’anno passato abbiamo avuto circa 500 ordigni rimossi dal nostro personale specializzato”.

Sindaco di Taggia Mario Conio

“Oggi ho accettato con grande favore l’invito del reggimento dei Guastatori. C’è la prova della grande professionalità e attenzione che stanno ponendo in un compito non semplice. Da parte nostra, come amministrazione comunale, ci siamo messi subito a disposizione per dare supporto a questa operazione.

Io rivolgo ai miei cittadini un invito ad avere pazienza ed essere collaborativi. La vera operazione è questa: togliere un potenziale pericolo dal nostro territorio. Chi domani si assumerà questa grande responsabilità lo farà mettendo in pericolo la propria vita. Pericoli calcolati perchè c’è grande professionalità e attenzione.

A noi rimane il compito meno importante, che è quello di avere pazienza e fornire un supporto logistico importante ai nostri cittadini. 

In queste ore stiamo terminando la nostra rete di assistenza alla popolazione, è pronto il polo di accoglienza. Domani ci vorrà pazienza e tranquillità. Passiamo queste ore in attesa che questo problema venga definitivamente risolto, con la fiducia di essere affidate a persona di grande competenza ed esperienza”.

 

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