Inaugurata nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 18 maggio, presso l’hotel Arc En Ciel di Diano Marina la nuova delegazione I.M.A.H.R. International Maître Association Hotel Restaurant, per la Liguria e Piemonte, della quale è responsabile Daniele Allegretti.
Si tratta di un’associazione di professionisti sparsi su tutto il territorio nazionale, ma anche nel resto del mondo, a disposizione della formazione professionale per i propri soci e per i ragazzi delle scuole alberghiere, tra cui anche Arma di Taggia, Alassio e Finale.
Daniele allegretti
“L’associazione raggruppa tutta una serie di professionisti del settore dell’ospitalità a 360° e tutto quel che riguarda il settore della ristorazione.
È una associazione nata circa 7 anni fa, il nostro presidente Francesco Vaccarella è a capo di questa internazionale con sedi presenti anche in Canada, Cina, Australia, Grecia, Giappone, Croazia, Spagna, Francia, Svizzera e chi più ne ha più ne metta.
È una associazione dedicata ai professionisti del settore, ma che si spende per quella che è la priorità di questa associazione. Mettere a disposizione dei ragazzi, dei giovani, prevalentemente delle scuole alberghiere, quelle che sono le competenze che questi professionisti hanno raggiunto nei loro anni di carriera. A livello nazionale e in giro per il mondo.
Si sentono tante problematiche che sono utili solo a spaccare l’opinione pubblica. Si da la colpa ad aziende che pagano poco, piuttosto che al reddito di cittadinanza o altre cose del genere.
Il problema è molto più alla base, alla radice ed è legato più alla scarsa formazione. Dovrebbe esserci più devozione nei confronti dei giovani che vogliono avvicinarsi a questo settore.
20, 30 anni fa il giovane si affiancava di testa sua ad un professionista e rubava il mestiere. Oggi questa mentalità forse non c’è più, ma c’è anche una grossa percentuale di egoismo da parte di alcuni professionisti.
Quello che vuole fare IMAHR, che mi impegnerò a fare anche io con la delegazione ligure e piemontese, sarà proprio sfatare questo tabù e metterci a completa disposizione, non come professionisti arrivati ma come persone che accompagneranno questi ragazzi nel loro futuro professionale”.