La Corte d’Appello di Genova ha confermato il fallimento della Porto di Imperia Spa. Si chiude così, dopo anni di traversie giudiziarie, la tribolata vicenda del porto turistico di Imperia.
Imperia: Porto di Imperia, la Corte d’Appello conferma il fallimento
La Porto di Imperia Spa era stata dichiarata fallita dal Tribunale di Imperia nel 2013. In appello, nel 2015, la sentenza era stata riformata per un vizio procedurale nell’istanza presentata dalla Procura di Imperia.
Nel maggio dello scorso anno, dopo sei anni, la Cassazione ha ribaltato la sentenza (con critiche durissime), rinviando gli atti alla Corte d’Appello di Genova che nei giorni scorsi ha confermato il fallimento della Porto di Imperia Spa. Una sentenza che mette la parola al fine “al porto più del Mediterraneo“. La speranza è che il nuovo porto, pubblico, gestito dalla Go Imperia, abbia maggior fortuna.
La Porto di Imperia Spa, lo ricordiamo, gestiva il porto turistico di Imperia con una concessione cinquantennale (poi revocata). Era composta da tre soggetti, tutti al 33%, Comune di Imperia, Acquamare (società facente capo a Francesco Bellavista Caltagirone) e Imperia Sviluppo (società riconducibile all’imprenditore Gianfranco Carli).
Nel 2020 il Tribunale di Imperia ha accolto la richiesta del Comune di Imperia di ammissione al passivo del fallimento della Porto di Imperia Spa, riconoscendo all’ente un risarcimento danni, per un importo pari a circa 70 milioni di euro, per il mancato completamento del porto turistico e per il ritardo nell’esecuzione dei lavori.
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