“La pace si costruisce compiendo piccoli atti di pace che il singolo cristiano può coltivare all’interno del proprio vissuto”: questo il messaggio del Vescovo, monsignor Antonio Suetta durante la celebrazione che si è svolta presso il Convento dei Domenicani di Taggia venerdì scorso,
Musica e commozione con la Giovane orchestra note libere
La comunità ucraina che qui ha trovato asilo, magistralmente coordinata da Francesco e da don Alessandro Bertone, è stata il tramite che ha reso le parole del vescovo realtà. Non c’è infatti voluto l’occhio di un esperto per cogliere l’atmosfera di pace, condivisione e fratellanza che si è venuta a creare durante la serata. Un nutrito numero di associazioni che lavorano incessantemente ogni giorno nell’ombra hanno preso parte alla celebrazione eucaristica, insieme alle Confraternite, ai rappresentanti delle Istituzioni e a molti sacerdoti.
Dopo la funzione, nel giardino del convento, si è tenuta una festa per ringraziare volontari, medici, farmacisti, commercianti, educatori, tutta una comunità che non si è risparmiata nel compiere il proprio gesto di accoglienza e di pace.
Un momento di commozione, quando la comunità ha intonato l’inno ucraino sulle note suonate dai musicisti della “Giovane orchestra note libere”. Questo è stato il gesto di pace che i ragazzi hanno dedicato al popolo ucraino. Una serata di musica e di leggerezza che, con il valore aggiunto delle ginnaste, ha contribuito a regalare un messaggio di grazia, di bellezza e di speranza.