22 Novembre 2024 07:30

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22 Novembre 2024 07:30

Imperia: ex infermiere morì in un incidente stradale, a processo 52enne. Nominato perito per ricostruzione cinematica

In breve: Il processo è stato rinviato al prossimo 13 luglio per il conferimento dell'incarico al perito Ing. Sartini di Genova.

Nominato un perito per la ricostruzione cinematica dell’incidente. Questa la decisione della giudice monocratica Eleonora Billeri (Pubblico Ministero Maria Paola Marrali), oggi in Tribunale a Imperia, nell’ambito del processo che vede sul banco degli imputati G.V., 52 anni, difeso dagli avvocati Giancarlo Giordano e Marco Andracco del foro di Imperia, accusato di omicidio stradale per la morte dell’ex infermiere Dino Bottallo, avvenuta il 18 ottobre 2018, in corso Genova, a Ventimiglia, in un tragico incidente.

Il processo è stato rinviato al prossimo 13 luglio per il conferimento dell’incarico al perito Ing. Sartini di Genova.

Incidente mortale: a processo 52enne, nominato un perito

Secondo l’accusa, il 52enne “per negligenza, imprudenza, imperizia, in violazione delle norme in materia di circolazione stradale […] non prestando la dovuta attenzione alla guida, nonché omettendo di circolare in prossimità del margine destro della carreggiata e di agevolare la manovra di sorpasso posta in essere da Dino Bottallo, ne cagionava il decesso per ‘shock emorragico da rottura di cuore con gravi lesioni traumatico-fratturative osteoviscerali multiple secondarie ad incidente stradale’“.

In particolare, secondo l’accusa, l’imputato, alla guida di una Suzuki Swift, avrebbe occupato la parte sinistra della corsia così entrando in contatto laterale con il ciclomotore condotto da Dino Bottallo che stava effettuando manovra di sorpasso, così provocandone la deviazione della traiettoria verso sinistra e la conseguente invasione della corsia di marcia opposta, ove il conducente veniva investito dall’autovettura Opel Astra che ne provocava il decesso immediato per le gravi lesioni”.

Una tragedia causata anche, precisa il Pubblico Ministero, dalla azione imprudente della persona offesa che intraprendeva la manovra di sorpasso in presenza di traffico intenso che non consentiva di mantenere rispetto al veicolo sorpassato un’adeguata distanza laterale di sicurezza”.

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